Alle prese con il trasloco in una nuova abitazione? Allora sarà il caso di pensare alla voltura luce e gas, ovvero le procedure necessarie per cambiare il nome dell’intestatario delle bollette quando il contratto energia elettrica e il contratto gas sono già attivi.
In presenza di un contatore e di un contratto di fornitura attivo, il nuovo proprietario o inquilino richiede così il cambio dell'intestazione del punto di fornitura situato presso l'immobile. L’operazione non comporta nessuna interruzione del servizio di fornitura di energia. Ma come fare la voltura? Ecco qui una breve guida per scoprirlo.
Occhio a non confondere la voltura con il subentro. L’elemento fondamentale per poter capire la differenza tra voltura e subentro è lo stato del contatore: la voltura delle utenze parte da un contatore attivo e quindi dalla presenza di un contratto in essere, se invece il contatore è stato chiuso con relativi sigilli, è necessario riattivarlo e procedere alla richiesta di subentro. In questo caso non esiste nessun contratto precedente.
Si parla di voltura luce quando si richiede il cambio di intestazione di un contratto in essere per la fornitura di energia elettrica. Per richiederla sarà sufficiente compilare il modulo della voltura e inviarlo al nuovo fornitore. Ecco quali documenti sono necessari, quali sono le tempistiche e quanto costa l’operazione.
Documenti da presentare
È importante presentare i seguenti dati, alcuni dei quali reperibili sull’ultima bolletta della luce:
Voltura luce: tempistiche
Trattandosi di un contratto esistente e valido, le tempistiche necessarie per portare a termine la procedura di cambio dell'intestatario sono relativamente brevi. In media sono necessari 5 giorni lavorativi (come stabilito da ARERA) a partire dal giorno in cui è stata presentata la richiesta, mentre entro due giorni lavorativi dal ricevimento della stessa, il fornitore effettuerà le comunicazioni necessarie per registrare l'attivazione contrattuale presso il distributore. La gestione della pratica spetta al fornitore mentre è compito del distributore l'aggiornamento dell'anagrafica relativa ai punti di prelievo. Se la procedura andrà a buon fine, il vecchio inquilino riceverà la bolletta di chiusura, mentre il nuovo intestatario riceverà la bolletta all'indirizzo indicato e procederà al pagamento utilizzando la metodologia di pagamento prescelta.
Costo voltura luce
Quanto costa la voltura della luce? Le spese variano a seconda del mercato di riferimento.
Nel tutelato, i costi sono fissati dall'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente):
Nel mercato libero invece i costi di oneri amministrativi destinati al distributore locale (25,51 euro) rimangono invariati, mentre il fornitore può richiedere di pagare l'imposta di bollo di 16 euro, il versamento di un deposito cauzionale e una quota di servizio per la prestazione commerciale.
Con la voltura gas ci si riferisce all’operazione che consente di trasferire un contratto di fornitura del gas da un intestatario a un altro. Come per la luce anche in questo caso è necessario compilare il modulo apposito e inviarlo al nuovo gestore, ma ecco nello specifico quali sono i documenti essenziali, i tempi di evasione della pratica e i costi.
Documenti da presentare
Per reperire alcuni dati basta tenere a portata di mano l’ultima bolletta del gas. Serviranno:
Tempi di voltura gas
Sempre secondo le informazioni fornite dal sito dell’ARERA dopo aver sottoscritto i moduli ed inoltrato la richiesta al nuovo fornitore, in genere la pratica è portata a termine nel giro di circa 5 giorni. In quest'arco di tempo la fornitura di gas avviene secondo le vecchie modalità. Dopo l'avvio della pratica di voltura il vecchio inquilino riceverà la bolletta di chiusura, mentre il nuovo intestatario inizierà a ricevere le nuove bollette e a pagare secondo le modalità scelte.
Costo voltura gas
Quanto costa la voltura del gas? Anche in questo caso i tempi variano a seconda del mercato di appartenenza. In un Servizio di tutela il nuovo inquilino dovrà corrispondere al venditore un contributo destinato a coprire i costi addebitati dal distributore (l'importo è indicato nel prezziario che il distributore pubblica sul proprio sito internet, come specificato sul sito ARERA). Se invece l’utenza si trova nel mercato libero oltre agli oneri amministrativi per il distributore, il fornitore può a propria discrezione addebitare i costi per la gestione della pratica.
Posso intestare le utenze senza avere la residenza? La risposta è sì. Prendiamo, ad esempio, il caso di uno studente fuori sede domiciliato ma non residente nella città in cui studia, o quello di una seconda casa per le vacanze dove non si ha la residenza abituale. In entrambe le situazioni effettuare una voltura è possibile, ma i costi dell’energia elettrica per utenti non residenti saranno maggiori che per i residenti in quanto viene applicata una quota fissa di 135 euro annui. Non ci saranno differenze invece per le bollette del gas.
In caso di morte dell'intestatario del contratto, la voltura per decesso (“mortis causa”) permette di trasferire l'intestazione delle bollette ad uno degli eredi. Oltre ai costi del distributore, l’operazione richiede una quota fissa per oneri di gestione pari a 23€ e va effettuata tramite apposito modulo da inviare al fornitore di energia.
Dal 2021 l’inquilino di una nuova abitazione può inoltre effettuare una voltura luce contestualmente al cambio fornitore, il tutto con un'unica richiesta.
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