È ormai la nuova frontiera del riscaldamento domestico: silenzioso ed ecologico, appartiene alla categoria del riscaldamento elettrico, un tipo di impianto che per produrre calore non sfrutta il gas ma la corrente elettrica. Anche il riscaldamento a infrarossi come quello elettrico funziona per irraggiamento attraverso onde elettromagnetiche che riscaldano le superfici dell’abitazione.
Un impianto di riscaldamento a infrarossi è caratterizzato da pannelli radianti installati nelle pareti e collegati all’impianto elettrico di casa che li alimenta. Possono raggiungere una temperatura di circa 60-80 gradi quando operano a pieno regime; quando i pannelli radianti a infrarossi si riscaldano, delle onde elettromagnetiche irraggiano l’ambiente circostante, riscaldando tutte le superfici con cui entrano in contatto. Le radiazioni termiche agiscono su tutti i corpi e le superfici , riscaldando in questo modo anche la pelle.
Le principali differenze tra un riscaldamento a gas e uno a infrarossi consiste nel tipo di alimentazione e nelle modalità di diffusione del calore: un impianto tradizionale sfrutta il gas naturale e funziona per convezione, il calore nella stanza viene diffuso a causa della differenza di densità che si viene a creare tra l’aria più calda vicino ai radiatori e quella più fredda nel resto della stanza. Tale differenza di densità genera un moto di convezione naturale per cui l’aria calda, più leggera, sale verso il soffitto riscaldando l’ambiente, mentre quella fredda, più pesante tende a scendere per poi riscaldarsi in prossimità dei radiatori.
Un impianto a infrarossi, invece, utilizza l’energia elettrica, diffondendo il calore non (solo) attraverso movimenti di aria, ma per irraggiamento di onde elettromagnetiche che agiscono con i corpi e le superfici con cui entrano in contatto. Questo tipo di funzionamento, se progettato bene, garantisce una distribuzione del calore più omogenea rispetto a quanto succede con un riscaldamento tradizionale e un conseguente risparmio dei consumi.
Tutti i tipi di riscaldamento a infrarossi
I pannelli infrarossi utilizzati per il riscaldamento domestico o industriale non funzionano tutti allo stesso modo, ognuno risponde a delle caratteristiche precise. Sul mercato esistono tre diverse tipologie a seconda dei diversi settori di utilizzo:
Ma quanto consuma un pannello a infrarossi? Il consumo energetico rispetto a un impianto tradizionale è sicuramente più contenuto, ma varia in base alla lunghezza d’onda e alla loro potenza nominale compresa in genere tra i 300W e gli 800W. Per farci un’idea: in un’ora, al massimo della potenza, un pannello da 700W consumerà 0,70 kWh.
I costi di un riscaldamento a infrarossi dipendono da diverse variabili come la tecnologia dell’impianto, il tipo, il numero di pannelli radianti utilizzati e le spese di installazione. Per un impianto composto da quattro pannelli si potrebbe arrivare a spendere intorno a 1.500/2.000 euro se si considera che il prezzo di un pannello di ultima generazione si aggira sui 150/350 euro, mentre i costi di installazione sono di circa 300/700 euro. Ma si può optare anche per pannelli più economici di circa 80/250 euro.
La risposta è no. Non esistono studi, infatti, che abbiano dimostrato la pericolosità delle onde elettromagnetiche, e quindi anche dei sistemi di riscaldamento a infrarossi, per la salute dell’uomo.
Riscaldamento a infrarossi: pro e contro
Quanto conviene un riscaldamento a infrarossi? Per capirlo basterà analizzarne i pro e i contro.
Ecco i principali vantaggi del riscaldamento a infrarossi:
Tra gli svantaggi del riscaldamento a infrarossi invece rientrano:
Non tutti sanno che per massimizzare ulteriormente il risparmio energetico ottenibile tramite il riscaldamento a infrarossi, è possibile sfruttare l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico ideale per l’autoconsumo. VIVI energia è la soluzione giusta, i suoi abbonati potranno infatti chiedere un preventivo di installazione direttamente online o in uno degli store dislocati sul territorio. Per chi decide di usare i pannelli solari di VIVI energia i benefici saranno molteplici: