Il 2024 ha segnato, seppur in momenti e con modalità differenti, l’addio al servizio di maggior tutela dell’energia elettrica e del gas per fare spazio al definitivo passaggio al mercato libero. Ma come siamo arrivati fino a qui?
La liberalizzazione del mercato energetico in Italia, ovvero il passaggio dal monopolio di stato alla privatizzazione, ha attraversato diverse fasi; un processo graduale avviato nel 1999 con il Decreto Bersani, che inizialmente concedeva la possibilità di acquistare energia all’interno del libero mercato solo ai grandi consumatori. Per regolamentare l’intero mercato fu creata nel 1995 l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, diventata successivamente ARERA (Autorità di Regolamentazione per Energia Reti e Ambienti): il suo compito principale era garantire la promozione della concorrenza e l’efficienza nei servizi di pubblica utilità, tutelando gli interessi di utenti e consumatori. A partire dal 1° luglio 2007 la possibilità di scegliere liberamente l’operatore a cui affidare le proprie utenze fu estesa anche ai clienti domestici privati. Non solo: il decreto Bis del 2007 sanciva anche la separazione tra proprietà e gestione della rete, e tra società distributrici e fornitori di energia. Il legislatore ha poi previsto nel corso degli anni un passaggio graduale dal servizio di maggior tutela al mercato libero, inizialmente solo per microimprese e piccole imprese; ma la fine del regime tutelato per i clienti domestici è stata rinviata più volte fino ad arrivare arrivare a gennaio 2024. Il Decreto Energia di novembre 2023 ha confermato la data del 10 gennaio 2024 per il gas e quella del 1 luglio 2024 per la luce. Il tutelato del gas è infatti terminato con l'inizio del 2024, mentre per il regime di maggior tutela della luce le cose cambiano.
Per l’energia elettrica il servizio di maggior tutela è attualmente riservato ai clienti domestici che non hanno ancora scelto un gestore del mercato libero. In questo caso tariffe e condizioni contrattuali vengono stabilite dall’ARERA; il servizio di maggior tutela è attualmente affidato per zone territoriali a diversi operatori che derivano dai precedenti distributori di riferimento per le stesse zone. Dal 1 luglio 2024 però tutti gli utenti, eccetto quelli vulnerabili (con un’età superiore ai 75 anni, titolari di bonus per disagio economico, disabili ex legge 104/92, inquilini di strutture abitative di emergenza o titolari di utenze allocate in un’isola minore non interconnessa) non potranno più scegliere questo tipo di regime e, se non avranno ancora un fornitore di energia elettrica del mercato libero, passeranno automaticamente al Servizio a Tutele Graduali, dove ciascun cliente verrà assegnato al venditore vincitore dell’asta (svoltasi il 10 gennaio 2024) nella zona in cui si trova.
Le offerte in vigore in questo tipo di mercato sono sostanzialmente analoghe a quelle a Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela (offerte PLACET). Il Servizio a Tutele Graduali sarà in vigore fino al 31 marzo 2027; dopo questa data, in assenza di una scelta diversa, il cliente sarà rifornito sempre dallo stesso venditore sulla base della propria offerta di mercato libero più favorevole.
Anche per il gas è esistito un regime di tutela, dove le condizioni economiche e contrattuali venivano definite da ARERA. Dal 10 gennaio 2024 però il servizio di tutela del gas non è più disponibile, eccezione fatta per i clienti vulnerabili, gli unici a potersi ancora avvalere di una fornitura a condizioni regolate dall’Autorità. Tutti gli altri clienti domestici hanno invece viste applicate condizioni di fornitura analoghe a quelle di Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela (offerte PLACET), qualora non abbiano scelto una diversa offerta del loro precedente gestore o scelto un diverso gestore del mercato libero.
Il mercato libero dell'energia elettrica prevede al suo interno la presenza di una molteplicità di fornitori che, in concorrenza tra loro, determinano in piena autonomia le tariffe luce da sottoporre ai clienti, liberi così di scegliere in qualsiasi momento il gestore più adatto alle proprie esigenze. Tutti i titolari di un’utenza di energia elettrica, che non lo abbiano ancora fatto, possono in qualsiasi momento passare al mercato libero.
Il mercato libero del gas, come succede per quello della luce, consente a chiunque di decidere liberamente da quale venditore e a quali condizioni acquistare gas naturale per le proprie necessità, cambiando venditore o tipo di contratto in qualsiasi momento e scegliendo l'offerta che ritiene più interessante e conveniente.
Cosa cambia tra mercato libero e maggior tutela? Le principali differenze tra mercato libero e maggior tutela riguardano le modalità adottate per determinare i prezzi e le condizioni, il numero di operatori che erogano il servizio e la varietà di opzioni tariffarie. Nel mercato tutelato, le condizioni economiche e contrattuali sono fissate dall'ARERA; il mercato libero si caratterizza invece per la presenza di un elevato numero di fornitori di gas ed energia elettrica che determinano i prezzi dell’energia in piena autonomia.
La liberalizzazione del mercato ha radicalmente cambiato il settore energetico e i rapporti con i consumatori, permettendo a ogni cliente non solo di scegliere in piena autonomia le tariffe luce e gas più convenienti in base ai propri consumi senza nessun vincolo o restrizione, ma anche di poter cambiare fornitore liberamente e in qualsiasi momento senza che il precedente possa negare o limitare in qualche modo il passaggio.
Ma tra i vantaggi del mercato libero c’è anche quello di poter scegliere fra un’ampia gamma di offerte personalizzabili e adatte a ogni tipo di esigenza. L’imperativo delle compagnie è fidelizzare l’utente finale con promozioni, sconti, servizi extra e tariffe su misura. La concorrenza induce infatti i fornitori ad adottare politiche commerciali particolarmente competitive, con il risultato che le offerte del mercato libero luce e gas sono più vantaggiose rispetto a quelle del servizio tutelato.
ll passaggio al mercato libero non comporta costi o particolari adempimenti, il servizio viene garantito senza interruzioni. Non sono necessari interventi sul contatore e non devono essere effettuati lavori in casa. Una volta individuata, tra le diverse offerte, quella più conveniente e maggiormente in linea con le proprie esigenze, si procede alla sottoscrizione del contratto: sarà il nuovo fornitore a farsi carico della gestione della pratica e a contattare il vecchio fornitore per il recesso. Le uniche informazioni da comunicare al nuovo fornitore sono:
I tempi di attivazione vanno da un minimo di 30 giorni a un massimo di 60, in base al tipo di fornitura (domestica o non). Poco prima del passaggio la vecchia società effettuerà l’ultima lettura, necessaria per ricevere l’ultima bolletta e concludere il rapporto con il precedente fornitore.
Con un fornitore affidabile e trasparente come VIVI energia passare al mercato libero è ancora più semplice e conveniente grazie a: