Mercato libero e maggior tutela: cosa significa e qual è la differenza
A partire dal 1999, quando il Decreto Bersani diede il via alla liberalizzazione del mercato dell’energia in Italia, il panorama energetico nel nostro paese ha registrato la convivenza di due mercati molto diversi tra loro: il servizio di maggior tutela e il mercato libero dell'energia elettrica.
La principale differenza tra mercato libero e maggior tutela è che nel secondo le tariffe vengono aggiornate dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ogni tre mesi in base all’andamento del mercato; invece, sul mercato libero i prezzi vengono definiti dai singoli fornitori energia elettrica, qui le tariffe rappresentano il terreno fertile sul quale si esercita la libera concorrenza dei vari gestori. Ogni cliente può scegliere liberamente il fornitore luce che preferisce, ma soprattutto le condizioni economiche che ritiene più adatte alle proprie esigenze.
La convivenza attualmente in corso tra le due realtà è destinata però a sparire a partire dal 10 gennaio 2024: è questa la data che salvo ulteriori proroghe segnerà la fine del mercato tutelato e il definitivo passaggio al mercato libero. Significa che, entro quella data, tutti i clienti che oggi hanno un contratto di energia in regime di tutela, dovranno passare ad una società operante nel mercato libero dell’energia elettrica.
La liberalizzazione del mercato ha radicalmente cambiato il settore energetico e i rapporti con i consumatori. I prezzi dell’energia nel mercato libero sono senza dubbio più concorrenziali e ogni cliente ha la possibilità di scegliere in piena autonomia le tariffe energia elettrica più convenienti in base ai propri consumi senza nessun vincolo o restrizione. L’imperativo sul libero mercato è fidelizzare l’utente finale, per questo le società uniscono ai prezzi più bassi una serie di promozioni, sconti, servizi extra e tariffe su misura.
A prima vista trovare le più convenienti offerte luce sul mercato libero tra quelle di oltre 400 compagnie elettriche potrebbe sembrare molto difficile, in realtà per essere sicuri di fare la scelta giusta sarà sufficiente adottare alcuni accorgimenti.
Nel mercato libero cambiare la propria fornitura di energia elettrica è molto semplice e immediato, basterà rivolgersi alla nuova compagnia che si farà carico di tutta la procedura assolutamente gratuita e senza andare incontro a interruzioni del servizio. Serviranno solo:
I tempi di attivazione vanno da un minimo di 30 giorni a un massimo di 60, in base al tipo di fornitura (domestica o non). Poco prima del passaggio la vecchia società effettuerà l’ultima lettura, necessaria per ricevere l’ultima bolletta e concludere il rapporto con il precedente fornitore.
Trovare il miglior fornitore luce non è così complicato come sembra, basta ad esempio dare un’occhiata alle offerte di VIVI energia: affidarle la propria fornitura di energia elettrica garantisce l’accesso a tutti i vantaggi del mercato libero e non solo:
VIVI energia: assistenza, sostenibilità e efficienza
Nel mercato libero i servizi aggiuntivi (buoni sconto, programmi fedeltà o assicurazioni per proteggere gli impianti di casa) giocano un ruolo fondamentale: sono loro spesso a fare la differenza tra un gestore e l’altro insieme al livello di sostenibilità offerto. VIVI energia, per esempio, dedica ai suoi clienti una vasta gamma di servizi di efficienza energetica:
Da non sottovalutare inoltre il pacchetto assistenza VIVIcasa+ per riparare, migliorare o rimodernare la propria abitazione grazie a professionisti qualificati. È possibile scegliere tra tre diversi piani di abbonamento VIVIcasa+Luce, VIVIcasa+Gas e VIVIcasa+Super; in omaggio con ciascun piano una polizza per la sicurezza dei dispositivi digitali e la pulizia da virus e malware. In base al pacchetto acquistato la sottoscrizione del servizio darà diritto a richiedere per un anno tre interventi senza oneri a proprio carico fino a un importo massimo di 400 euro.