MANUTENZIONE CONDIZIONATORE

Manutenzione condizionatori: cos’è e perché è importante

La manutenzione dei condizionatori consiste in una serie di procedure necessarie per garantire un funzionamento ottimale del dispositivo e prolungarne il ciclo vita. Le operazioni di manutenzione comprendono la pulizia degli split, del motore esterno, dei filtri e delle griglie e la sanificazione dell'intero impianto di condizionamento. Prendersi cura del proprio condizionatore è una buona prassi per avere un impianto in ottima salute e di conseguenza efficiente. Questo permetterà di contenere i consumi e risparmiare sui costi della bolletta.

Come fare manutenzione al condizionatore

La manutenzione ordinaria dell’aria condizionata (quella cioè programmata) richiede alcune operazioni che possono essere eseguite anche in autonomia. I principali interventi da effettuare sono:

  • pulizia dei filtri dell'aria. I filtri intrappolano polvere e particelle presenti nell'aria, quindi per avere una buona qualità dell’aria è consigliabile controllare almeno una volta al mese che siano puliti.
  • controllo dell’unità esterna. Un altro passaggio cruciale è assicurarsi che non vi siano detriti nelle griglie e nella ventola dell'unità esterna, come foglie e polvere, che potrebbero compromettere il corretto funzionamento dell’impianto. Dopo aver usato un'aspirapolvere per rimuovere lo sporco più superficiale, sarà sufficiente pulire la ventola con un panno umido e lavare le griglie sotto l’acqua corrente, magari con l’aiuto di un detergente neutro. Prima di rimontarle tutte le componenti è consigliabile lasciarle asciugare completamente.
  • verifica del livello del gas refrigerante. Un livello insufficiente di gas potrebbe ridurre l'efficienza del condizionatore. È utile quindi controllare eventuali perdite e se necessario, ricaricarlo. Questo tipo di operazione può essere eseguita solo da un tecnico specializzato.

Ecco tutti i passaggi da seguire per una pulizia del condizionatore fa da te:

  • staccare la corrente e rimuovere il coperchio esterno;
  • rimuovere l’eventuale polvere residua con una spazzola o un'aspirapolvere;
  • per eliminare lo sporco più resistente passare un panno umido o asciutto;
  • rimuovere i filtri, facendo attenzione a non danneggiarli, spolverare e lavare con acqua tiepida sgrassandoli con l’aiuto di prodotti adatti. Prima di rimontarli farli asciugare, meglio se all’aria aperta ma evitando l’esposizione diretta al sole;
  • pulire anche le bocchette di emissione dell’aria e le canalizzazioni, con un panno asciutto o umido;
  • rimuovere lo sporco superficiale con una scopa elettrica o un panno, ma senza toccare le serpentine e altri elementi simili;
  • pulire il motore del condizionatore con una scopa elettrica o un compressore ad aria per eliminare smog e polvere.

Nella manutenzione straordinaria di un impianto di condizionamento invece rientrano tutti quegli interventi non programmati, ma indispensabili per sostituire parti danneggiate (compressori, ventole, schede elettroniche e condensatori) o riparare guasti (riparazione gas refrigerante o dei circuiti elettrici). Questo tipo di interventi va eseguito esclusivamente da professionisti certificati.

Ogni quanto fare la manutenzione del condizionatore

La manutenzione del condizionatore dovrebbe essere effettuata almeno una volta l'anno, preferibilmente prima dell'inizio della stagione estiva, quando l'apparecchio sarà maggiormente utilizzato. Se l'uso è molto frequente o se il condizionatore viene utilizzato anche per riscaldare casa durante l’inverno, è consigliabile eseguire la pulizia almeno due volte all’anno. L’ideale sarebbe programmare la manutenzione dei condizionatori per la primavera oppure per l’autunno.

Manutenzione condizionatori: quando è obbligatoria

La manutenzione dei condizionatori è obbligatoria per legge dal 2014, ma solo per alcuni tipi di impianti:

  • impianti per la climatizzazione invernale con una potenza superiore ai 10 kW
  • impianti per la climatizzazione estiva con una potenza superiore ai 12 kW

L’obbligo della manutenzione è regolato dal D.P.R. n. 74 del 16 aprile 2013, che equipara gli impianti di condizionamento alle caldaie tradizionali. Secondo la normativa vigente la manutenzione va eseguita con una precisa periodicità e con tempistiche di intervento che variano (da 2 a 4 anni) in base al tipo di apparecchio, ciascun dispositivo dovrà sottoporsi a un controllo sull’efficienza energetica ed essere dotato di un libretto. Per effettuare questo tipo di controlli è necessario rivolgersi a ditte specializzate e con personale certificato F-Gas, in base a quanto stabilito dal Regolamento (UE) N. 517/2014 del 16 aprile 2014, applicato dal 1° gennaio 2015 e sostituito da un nuovo testo entrato in vigore l’11 marzo 2024.

Tra le novità introdotte ci sono aspetti relativi:

  • alla gestione dei controlli delle perdite;
  • alla certificazione delle persone fisiche;
  • alle restrizioni all’immissione in commercio dei gas.

Oltre al controllo delle perdite degli F-Gas i condizionatori a pompa di calore sono soggetti anche ad altri interventi di manutenzione obbligatoria. Nello specifico si tratta di controllo dell’efficienza energetica, necessario per tutti gli impianti con potenza di raffrescamento superiore ai 12 kW (10 kW nel caso del riscaldamento invernale). La frequenza con cui si deve fare questo intervento varia a seconda della potenza installata, ma per la maggior parte degli impianti è ogni 4 anni (sotto i 100 kW). I tecnici dovranno verificare le prestazioni e il funzionamento dell’impianto e compilare un rapporto da trasmettere all’organo di controllo preposto (Catasto Regionale degli Impianti Termici).

Certificato F-gas: cos’è

Ma cos’è un certificato F-gas e come si ottiene? Si tratta di un documento obbligatorio per legge che autorizza tutte le imprese e i tecnici abilitati a operare su apparecchiature (impianti di climatizzazione, refrigerazione e pompe di calore) contenenti gas fluorurati (F-gas), responsabili dell’effetto serra.

La certificazione F-gas serve a proteggere l’ambiente e garantisce che solo operatori qualificati possano intervenire su questo tipo di apparecchiature riducendo così il rischio di emissioni accidentali. Può essere riconosciuta sia alle persone che alle imprese e ha una durata variabile in base alla tipologia:

  • 10 anni per i certificati F-gas per la persona
  • 5 anni per gli F-gas per le imprese

Una volta scaduta la validità il certificato andrà rinnovato dallo stesso ente che lo ha rilasciato. Per ottenere una certificazione F-gas, infatti, è necessario rivolgersi ai centri di formazione accreditati e specializzati nell’erogazione di corsi qualificati; una volta conseguito l’attestato, il regolamento impone l’obbligo di iscrizione al Registro telematico nazionale delle persone e delle imprese certificate.

Quanto costa la manutenzione del condizionatore?

I costi di manutenzione possono variare in base alla tipologia di intervento e alla complessità dell'impianto. Una manutenzione ordinaria può oscillare tra i 50 e i 150 euro, ma la spesa potrebbe essere più elevata, soprattutto nel caso di controlli specifici, interventi straordinari e la certificazione delle verifiche effettuate.

Manutenzione del condizionatore: perché conviene

La manutenzione regolare del condizionatore comporta diversi vantaggi:

  • Maggiore efficienza energetica. Un apparecchio ben curato è più efficiente, consuma meno energia e di conseguenza garantisce un buon risparmio energetico riducendo i costi delle bollette.
  • Allungamento del ciclo vita. Prevenire malfunzionamenti e usura significa anche migliorare la durata del condizionatore, che si manterrà in buone condizioni il più a lungo possibile.
  • Migliore qualità dell'aria domestica. La pulizia dei filtri assicura un'aria più sana e pulita, evitando l'accumulo di polvere e allergeni.
  • Riduzione dei costi di riparazione. La prevenzione aiuta a evitare interventi costosi dovuti a danni gravi.
  • Riduzione dell’impatto ambientale. Un condizionatore funzionante e con elevati livelli di efficienza energetica rilascerà nell’ambiente meno emissioni inquinanti.

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Il contenuto è a scopo informativo per cui Vivigas energia S.p.A. non si assume la responsabilità in caso di errori/omissioni e invita sempre il cliente a visitare il sito di Arera per qualsiasi verifica o approfondimento.