La manutenzione dei condizionatori consiste in una serie di procedure necessarie per garantire un funzionamento ottimale del dispositivo e prolungarne il ciclo vita. Le operazioni di manutenzione comprendono la pulizia degli split, del motore esterno, dei filtri e delle griglie e la sanificazione dell'intero impianto di condizionamento. Prendersi cura del proprio condizionatore è una buona prassi per avere un impianto in ottima salute e di conseguenza efficiente. Questo permetterà di contenere i consumi e risparmiare sui costi della bolletta.
La manutenzione ordinaria dell’aria condizionata (quella cioè programmata) richiede alcune operazioni che possono essere eseguite anche in autonomia. I principali interventi da effettuare sono:
Ecco tutti i passaggi da seguire per una pulizia del condizionatore fa da te:
Nella manutenzione straordinaria di un impianto di condizionamento invece rientrano tutti quegli interventi non programmati, ma indispensabili per sostituire parti danneggiate (compressori, ventole, schede elettroniche e condensatori) o riparare guasti (riparazione gas refrigerante o dei circuiti elettrici). Questo tipo di interventi va eseguito esclusivamente da professionisti certificati.
La manutenzione del condizionatore dovrebbe essere effettuata almeno una volta l'anno, preferibilmente prima dell'inizio della stagione estiva, quando l'apparecchio sarà maggiormente utilizzato. Se l'uso è molto frequente o se il condizionatore viene utilizzato anche per riscaldare casa durante l’inverno, è consigliabile eseguire la pulizia almeno due volte all’anno. L’ideale sarebbe programmare la manutenzione dei condizionatori per la primavera oppure per l’autunno.
La manutenzione dei condizionatori è obbligatoria per legge dal 2014, ma solo per alcuni tipi di impianti:
L’obbligo della manutenzione è regolato dal D.P.R. n. 74 del 16 aprile 2013, che equipara gli impianti di condizionamento alle caldaie tradizionali. Secondo la normativa vigente la manutenzione va eseguita con una precisa periodicità e con tempistiche di intervento che variano (da 2 a 4 anni) in base al tipo di apparecchio, ciascun dispositivo dovrà sottoporsi a un controllo sull’efficienza energetica ed essere dotato di un libretto. Per effettuare questo tipo di controlli è necessario rivolgersi a ditte specializzate e con personale certificato F-Gas, in base a quanto stabilito dal Regolamento (UE) N. 517/2014 del 16 aprile 2014, applicato dal 1° gennaio 2015 e sostituito da un nuovo testo entrato in vigore l’11 marzo 2024.
Tra le novità introdotte ci sono aspetti relativi:
Oltre al controllo delle perdite degli F-Gas i condizionatori a pompa di calore sono soggetti anche ad altri interventi di manutenzione obbligatoria. Nello specifico si tratta di controllo dell’efficienza energetica, necessario per tutti gli impianti con potenza di raffrescamento superiore ai 12 kW (10 kW nel caso del riscaldamento invernale). La frequenza con cui si deve fare questo intervento varia a seconda della potenza installata, ma per la maggior parte degli impianti è ogni 4 anni (sotto i 100 kW). I tecnici dovranno verificare le prestazioni e il funzionamento dell’impianto e compilare un rapporto da trasmettere all’organo di controllo preposto (Catasto Regionale degli Impianti Termici).
Ma cos’è un certificato F-gas e come si ottiene? Si tratta di un documento obbligatorio per legge che autorizza tutte le imprese e i tecnici abilitati a operare su apparecchiature (impianti di climatizzazione, refrigerazione e pompe di calore) contenenti gas fluorurati (F-gas), responsabili dell’effetto serra.
La certificazione F-gas serve a proteggere l’ambiente e garantisce che solo operatori qualificati possano intervenire su questo tipo di apparecchiature riducendo così il rischio di emissioni accidentali. Può essere riconosciuta sia alle persone che alle imprese e ha una durata variabile in base alla tipologia:
Una volta scaduta la validità il certificato andrà rinnovato dallo stesso ente che lo ha rilasciato. Per ottenere una certificazione F-gas, infatti, è necessario rivolgersi ai centri di formazione accreditati e specializzati nell’erogazione di corsi qualificati; una volta conseguito l’attestato, il regolamento impone l’obbligo di iscrizione al Registro telematico nazionale delle persone e delle imprese certificate.
I costi di manutenzione possono variare in base alla tipologia di intervento e alla complessità dell'impianto. Una manutenzione ordinaria può oscillare tra i 50 e i 150 euro, ma la spesa potrebbe essere più elevata, soprattutto nel caso di controlli specifici, interventi straordinari e la certificazione delle verifiche effettuate.
Manutenzione del condizionatore: perché conviene
La manutenzione regolare del condizionatore comporta diversi vantaggi:
Insieme ad una regolare manutenzione anche la scelta del proprio fornitore di luce e gas è importante per ottenere un risparmio significativo in bolletta. Meglio se smart e sostenibile come VIVI energia. Grazie all’offerta VIVIweb AllDay Luce i suoi clienti potranno accedere a numerosi vantaggi.