Il processo di liberalizzazione del mercato energetico e del gas giungerà al definitivo completamento nel gennaio del 2024, salvo ulteriori rinvii. Questa data decreterà la fine del Servizio di Maggior Tutela e il passaggio obbligatorio dal mercato tutelato al mercato libero degli utenti che potranno scegliere il proprio fornitore individuandolo tra una molteplicità di operatori in concorrenza tra di loro. I vantaggi che fanno da cornice alla liberalizzazione sono numerosi, a partire dalla maggiore convenienza delle tariffe. I consumatori sono posti nella condizione di scegliere, tra una grande varietà di offerte, quella più in linea con le proprie esigenze: con le offerte dual il cliente ha la possibilità di avere un unico gestore per l'energia elettrica e il gas, mentre grazie alle tariffe a prezzo bloccato il cliente si pone al riparo da eventuali aumenti del costo del mercato all'ingrosso. Quale rovescio della medaglia, la liberalizzazione ha determinato un incremento delle truffe sul territorio nazionale legate all'attività di venditori (telefonici o porta a porta) che sollecitano in modo fraudolento la sottoscrizione di un nuovo contratto luce o gas. Ecco cinque consigli per evitare amare sorprese.
Suona il campanello un agente proponendo la sottoscrizione di un nuovo contratto gas o luce oppure chiedendo di mostrare l'ultima bolletta della luce o del gas. Cosa fare per non cadere vittima di una truffa sull'energia elettrica o sul gas? Innanzitutto, chiedere il tesserino di riconoscimento riportante nome e cognome, l'agenzia di appartenenza e il codice identificativo. In secondo luogo, non firmare moduli informativi e altri documenti. Anche di fronte ad un'interessante offerta commerciale, è bene farsi lasciare una copia del contratto per valutarne il contenuto e parlarne con i familiari: potrà essere fissato un successivo appuntamento con il venditore per la sottoscrizione. Non bisogna mai pagare somme di denaro, così come non vanno mostrate le bollette o i propri documenti di identità per evitare che vengano carpiti dati personali. È buona norma diffidare di chi si presenta in orari inconsueti, mostra scarsa chiarezza nell'esposizione dell'offerta e della tariffa o si rifiuta di fornire dati personali e il numero telefonico dell'azienda che rappresenta.
Dai call center possono arrivare telefonate insistenti ed ambigue, anticamera di una truffa sul gas o l'energia elettrica. Gli operatori truffaldini sono disposti a tutto pur di estorcere i codici identificativi POD e PDR presenti in bolletta: per questo motivo tali codici, i propri dati personali e bancari non devono assolutamente essere comunicati. Anche qualora la proposta commerciale fosse interessante, è opportuno richiedere la documentazione completa via mail da analizzare con calma.
Acronimi di Point of Delivery e di Punto di Riconsegna, il POD e il PDR sono codici alfanumerici riportati in bolletta che non cambiano anche in caso di passaggio ad altro operatore e che identificano il punto fisico in cui, rispettivamente, l'energia elettrica e il gas vengono consegnati al cliente finale. Identificando l'utenza in modo univoco, questi due codici sono di fondamentale importanza, insieme ai dati anagrafici, per consentire il passaggio da un gestore all'altro senza interruzione del servizio. L'azienda fornitrice delle utenze è già al corrente di questi dati e non contatta il cliente per chiederli nuovamente: il consiglio è di non mostrare la bolletta del gas o della luce agli agenti porta a porta che chiedono di prenderne visione e di non comunicare agli operatori dei call center questi dati sensibili.
In caso di sottoscrizione di un'offerta luce o gas porta a porta o tramite call center, il consumatore che ha un ripensamento può esercitare il diritto di recesso, senza dovere fornire alcuna motivazione e senza alcun costo a suo carico. Per liberarsi da tutti gli obblighi nascenti dal contratto, l'interessato dovrà inviare una raccomandata con avviso di ricevimento entro 14 giorni decorrenti dalla conclusione del contratto per comunicare la sua decisione di voler rinunciare alla proposta sottoscritta e di voler rimanere con l'attuale fornitore. In caso di cambio del gestore dell'energia elettrica senza il consenso esplicito dell'utente, quest'ultimo può disconoscere il contratto attraverso un reclamo scritto, da inviare entro 30 giorni in caso di chiamata di conferma o entro 40 giorni in caso di lettera di conferma. Se la fornitura non è ancora attiva, ne verrà bloccata l'attivazione. Se, invece, la fornitura è già attiva, possono essere espletate le procedure di migrazione dell'utente al vecchio venditore o la cessazione della fornitura non richiesta.
Le condotte poco trasparenti o vessatorie vanno sempre segnalate. Qualora si ritenga anomalo il comportamento dell'interlocutore che telefona o che suona alla porta, non bisogna esitare a chiamare il proprio fornitore e chiedere delucidazioni in merito. Se il venditore non ottempera all'invito ad allontanarsi dall'abitazione, è il caso di chiamare una persona di fiducia o, meglio ancora, le forze dell'ordine. È fondamentale diffidare di chi chiede somme di denaro e di chi vuole vendere dispositivi come rilevatori di gas e depuratori. Se la truffa si è consumata, l'episodio deve essere denunciato tempestivamente all'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.
VIVI energia annovera tra i suoi punti di forza la trasparenza e convenienza delle offerte casa e business, un servizio clienti di alto livello con un numero verde operativo da lunedì a sabato dalle ore 8.00 alle 22.00 e la possibilità di scegliere per l'attivazione del contratto il pratico canale online oppure gli accoglienti Punti Vendita presenti sul territorio nazionale