Cosa sono gli energivori: una definizione
Sono considerati energivori tutti quei settori che consumano grandi quantità di energia elettrica per sostenere la propria produzione. Rientrano nella definizione le aziende con consumi così elevati di energia da pesare sul bilancio aziendale; in Italia si parla di circa 3 mila imprese appartenenti agli ambiti più diversi dall’alimentare al meccanico passando per l’acciaio e l’industria cartaria. Per essere definite energivore e accedere alle agevolazioni previste dallo Stato per aiutarle a contenere i consumi, devono soddisfare precisi requisiti:
Per poter accedere alle agevolazioni fiscali previste dalla legge le imprese energivore sono tenute a rispettare alcuni obblighi come:
Per mitigare il caro energia e ridurre il costo della bolletta per le aziende energivore, il Mise ha messo in campo una serie di agevolazioni a partire dal taglio o annullamento degli oneri di sistema, ovvero le spese sostenute dalle imprese per l’uso di energie rinnovabili e il ricorso a sistemi di cogenerazione. Lo sconto sugli oneri di sistema a partire dal 2018 non è più erogato sotto forma di rimborso, ma viene applicato direttamente in bolletta; sono stati potenziati inoltre i bonus già esistenti portando i contributi straordinari dal 25% al 40% sotto forma di credito di imposta.
Rientrano tra le imprese gasivore tutte le aziende che per svolgere le proprie attività necessitano di grandi quantità di gas, utilizzato in questo caso per impieghi diversi da combustibile per il riscaldamento o carburante per motori.
Anche le industrie ad alto consumo di gas naturale possono accedere a un sistema di agevolazioni simile a quello previsto per le aziende energivore e messo in campo dal Mise, a patto che rispettino i seguenti requisiti:
Obblighi per le imprese gasivore
Per accedere alle agevolazioni anche le aziende gasivore devono adempiere agli stessi obblighi previsti per le energivore:
Le aziende ad alto consumo di gas naturale hanno diritto a una riduzione degli oneri generali di sistema direttamente in bolletta come succede per le imprese energivore; anche in questo caso sono rinnovati i contributi straordinari previsti in forma di credito di imposta che dal 25% passa al 40%.
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