Le apparecchiature ed i motori elettrici assorbono energia elettrica dalla rete. L’energia attiva viene direttamente utilizzata dagli apparati utilizzatori, mentre l’energia reattiva viene temporaneamente immagazzinata dalle macchine elettriche (motori, trasformatori) e poi rilasciata in rete. Gli apparecchi elettrici assorbono infatti energia anche quando non sono in funzione; in genere viene addebitata solo a utenze che hanno una potenza elevata, superiore a 16,5 kW. Non riguarda quindi le utenze domestiche che di norma hanno una potenza di 3kW e sulle quali l’impatto della corrente reattiva è minimo, ma interessa quelle aziendali dove il rilascio di energia reattiva da parte dei macchinari industriali è significativo.
Quella che normalmente si paga in bolletta è l’energia prelevata e consumata dall’impianto elettrico, la cosiddetta energia attiva, misurabile in kWh (kilowattora). L’energia reattiva invece si misura in kvarh (kilo Volt Ampere Reattivi ora) ed è quella che una volta assorbita continua a circolare all’interno dell’impianto senza però essere mai utilizzata.
Anche se effettivamente non consumata, questa quota di energia dovrà comunque essere trasportata sulla rete elettrica nazionale producendo delle perdite e gravando sull’intero sistema di distribuzione. Maggiore sarà l’energia reattiva di un impianto, più elevato sarà il costo per il trasporto. Ecco perché quando questa dispersione di energia supera una determinata soglia, il costo dell’energia reattiva viene addebitato in bolletta sotto forma di penale.
È possibile controllare l’assorbimento dell’energia reattiva monitorando un parametro che la stragrande maggioranza dei modelli di contatore elettronico trifase identifica con la sigla R (per differenziarsi da quella attiva indicata con la lettera A), suddividendolo nelle differenti fasce orarie:
La penale per l’energia reattiva si applica a utenze aziendali quando il consumo diventa eccessivo e supera una determinata soglia. La penale scatta quando la quota di energia reattiva supera il 33% di quella attiva (Penale Reattiva 33), e aumenta in proporzione se supera il 75% (Penale Reattiva 75). Il compito di stabilirne l’ammontare spetta all’ARERA, l’importo delle quote viene calcolato in base al fattore di potenza: se il suo valore è 1 significa che corrente e tensione sono in fase e l’energia reattiva è minima, non ha cioè un impatto significativo sulla rete elettrica. Se il fattore di potenza scende al di sotto di 1, scattano le penali. Quando il dispendio di energia reattiva è pari al 33% dell’attiva, il fattore di potenza sarà di 0,95; se invece è pari al 75% dell’attiva, il fattore di potenza è minore di 0,8. Secondo le ultime tariffe stabilite da ARERA le penali ammonteranno a:
Il consumo di energia reattiva è dovuto allo sfasamento elettrico tra corrente e tensione. Per ridurlo e risolvere il problema è possibile ricorrere al rifasamento dell’impianto. Si tratta di un’operazione realizzata da elettricisti esperti per riportare l’impianto in fase e consiste nell’installazione di apparecchiature chiamate “rifasatori” che ospitano al loro interno dei “condensatori”, che hanno il compito di eliminare il rischio di assorbire energia reattiva oltre i limiti consentiti. Il rifasamento permette di ridurre le spese in bolletta, limitandole a quelle relative all’energia attiva, cioè effettivamente utilizzata.
I rifasatori garantiscono inoltre una diminuzione delle dispersioni di energia, migliorando l’efficienza energetica e le prestazioni dell’intero impianto.
VIVIesco, l’Energy Service Company di VIVI energia, nasce per affiancare le aziende nel loro percorso di efficienza energetica e per supportare VIVIenergia nell’ideazione di prodotti che permettano ai clienti di conseguire risparmi e di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. Si propone come un Partner affidabile nella costruzione di un percorso di Efficienza Energetica, attraverso un rigoroso metodo di lavoro che inizia dalla definizione di un programma di gestione dell’energia a livello corporate, passa attraverso una misurazione puntuale e attenta dei consumi energetici per arrivare alla progettazione dell’installazione di soluzioni all’avanguardia, per l’ottimizzazione dei consumi delle aziende, in ottica di un risparmio significativo e di una maggiore qualità. VIVI energia, insieme a VIVIesco, è da sempre attenta alla sostenibilità e alle diverse soluzioni di efficienza energetica come:
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