In un periodo storico stravolto dai cambiamenti climatici e dall’inquinamento, la decarbonizzazione ha un ruolo sempre più rilevante nella transizione ecologica. La decarbonizzazione è quel processo volto a ridurre le emissioni nocive di anidride carbonica in ambito industriale e domestico, e questo può avvenire tramite l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, a discapito dell’energia prodotta dai combustibili fossili, come il carbone e il petrolio. L’ambizioso obiettivo della decarbonizzazione è quello di arrivare alla carbon neutrality che la politica internazionale ha recentemente promesso di raggiungere entro il 2050, attraverso gli accordi del Green Deal.
Il percorso che porta alla neutralizzazione delle emissioni di gas serra derivanti dalle fonti fossili ha diverse strade a disposizione. Tra queste:
La strada migliore da intraprendere per la transizione ecologica sembra essere proprio quella offerta dalle fonti rinnovabili, che non sono soggette ad esaurimento perché si autogenerano, come la luce solare, il vento, l'acqua e il calore geotermico, e che possono essere considerate totalmente green perché permettono lo sfruttamento sostenibile, che non pregiudicherà la vita delle generazioni future.
Il nostro Paese ha un obiettivo green importante: ridurre del 33% entro il 2030 le emissioni inquinanti rispetto ai livelli del 2005. Un traguardo a cui devono contribuire anche le piccole e medie imprese. Secondo i dati forniti da uno studio della Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa (Cna), (https://cnait-11c61.kxcdn.com/wp-content/uploads/2021/05/Non-senza-le-PMI-20052021.pdf) il 60% della CO2 emessa dal settore manifatturiero e delle costruzioni è riconducibile alle PMI. Parliamo di 16 milioni di tonnellate di CO2 derivante dal petrolio, che viene emessa ogni anno dalle industrie.
Per questo una PMI su due ha puntato sull’energia verde e l’86% ha eseguito almeno un intervento dedicato all’efficientamento energetico. Secondo il rapporto GSE, la società che si occupa delle quote europee di emissione, l’Italia è al terzo posto in Europa per consumi complessivi da fonti di energia rinnovabili e uno dei paesi UE che sta raggiungendo gli obiettivi prefissati annualmente dagli accordi europei in ambito climatico.
Il 14 luglio 2021 la Commissione Europea ha ufficialmente varato il Green Deal, un patto che coinvolge tutti gli stati membri UE e che si è dato due traguardi principali.
Questo patto vuole garantire dei traguardi difficili ma auspicabili, come zero emissioni di gas ad effetto serra e una crescita economica slegata dall'uso di energie derivanti da fonti fossili. Anche gli obiettivi collaterali sono importanti perché si potranno creare nuovi posti di lavoro, ridurre la dipendenza energetica dai paesi extra UE e incrementare la biodiversità, migliorando la salute e il benessere dei cittadini.
Molte aziende hanno adottato delle soluzioni green nei loro processi produttivi, ad esempio con l’utilizzo di pannelli fotovoltaici, ma anche le utenze domestiche possono fare la loro parte. Ecco alcuni consigli.
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