Il contatore di energia elettrica è un dispositivo che ha la funzione di misurare il consumo (espresso in kWh) di energia elettrica utilizzata dal cliente finale. Il proprietario del contatore luce è il distributore di energia elettrica, cioè la compagnia che consegna l’energia al cliente finale; il suo compito è anche quello di occuparsi delle rilevazioni e della loro trasmissione al fornitore con cui il cliente ha stipulato il contratto di fornitura di energia elettrica. È inoltre responsabile dell’installazione, manutenzione e di altri interventi tecnici sul contatore.
Nei vecchi contatori meccanici, i primi ad essere stati installati, la rilevazione dei consumi avveniva tramite un disco metallico mosso dalla corrente a una velocità proporzionale alla potenza impegnata. Ogni giro del disco corrispondeva a una data quantità di energia consumata. Oggi con l’avvento di contatori di ultima generazione, il sistema è stato sostituito da metodi più smart; in un nuovo contatore della luce la misurazione dei consumi avviene tramite telegestione. In questo caso molte operazioni come l’attivazione, l’aumento della potenza, la disattivazione, la rilevazione e trasmissione dei dati possono essere gestite a distanza tramite una centralina, senza l’intervento di un tecnico in loco. I nuovi contatori inoltre consentono il monitoraggio dei consumi in tempo reale.
Al momento sono presenti quattro diversi tipi di contatori elettrici, tre dei quali (quelli elettronici) predisposti per la telelettura a distanza:
La tipologia del contatore è sempre riportata sulla bolletta della luce.
La potenza del contatore dipende dalla quantità e dal tipo di elettrodomestici presenti in casa, è espressa in kWh e per scegliere quella più adatta alle proprie esigenze è importante conoscere la differenza tra diversi tipi di potenza.
La richiesta per aumentare o diminuire la potenza del contatore comporta una modifica del contratto luce e va presentata al proprio fornitore, che entro due giorni lavorativi dovrà trasmetterla al distributore. Tocca a quest'ultimo variare la potenza entro 5 giorni lavorativi se non sono necessari interventi sul contatore, mentre la necessità di lavori specifici sul contatore impone la consegna di un preventivo e prevede un termine di 20 giorni per l'esecuzione dell'intervento.
Come leggere il contatore della luce
Il contatore elettronico più diffuso è dotato di un display posto nella parte frontale, a destra del quale si trova il pulsante per visualizzare la lettura. Premendolo più volte è possibile accedere a tutte le informazioni utili, come ad esempio il numero cliente di 9 cifre che identifica l'utenza, la potenza istantanea assorbita in kW, la lettura dei consumi nelle tre fasce orarie (A1, A2, A3 o F1, F2 e F3) e della potenza massima registrata dal contatore (P1, P2 e P3).
La lettura A1 indica i consumi effettuati in fascia oraria F1 (dalle 8:00 alle 19:00 dal lunedì al venerdì, festività nazionali escluse; A2 e A3 sono quelle relative ai consumi in fascia F2 (dalle 7:00 alle 8:00 e dalle 19:00 alle 23:00 dal lunedì al venerdì e dalle 7:00 alle 23:00 del sabato, festività nazionali escluse) e F3 (dalle 00.00 alle 7.00 e dalle 23.00 alle 24.00 dal lunedì al sabato + la domenica e festivi tutte le ore della giornata). Se compare solo la sigla A3 significa che il contatore non è ancora stato programmato per la visualizzazione trioraria. Analogamente è possibile procedere con la rilevazione della potenza (P1, P2 e P3) registrata sulle tre fasce orarie.
Il codice POD è formato da un codice alfanumerico di 14 caratteri e serve ad indicare il punto fisico esatto sul territorio italiano in cui l’utente preleva l’energia elettrica. Ogni singola abitazione è legata al distributore di elettricità attraverso uno specifico POD che identifica univocamente quell’ utenza. Viene assegnato ad ogni cliente dopo l’allacciamento e serve per effettuare diverse operazioni come prima attivazione, subentro, voltura, cambio fornitore e disattivazione. Anche cambiando fornitore il codice POD rimane invariato. Lo si può trovare sul contatore o sulla bolletta, nella sezione relativa ai dati della fornitura.
Il codice POD è fondamentale quando si decide di cambiare fornitore. La procedura è molto semplice e sarà il nuovo gestore a occuparsi di tutto, il cliente dovrà solo avere con sé:
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