CONTATORE ENERGIA ELETTRICA

Cos'è e a cosa serve un contatore di energia elettrica

Il contatore di energia elettrica è un dispositivo che ha la funzione di misurare il consumo (espresso in kWh) di energia elettrica utilizzata dal cliente finale. Il proprietario del contatore luce è il distributore di energia elettrica, cioè la compagnia che consegna l’energia al cliente finale; il suo compito è anche quello di occuparsi delle rilevazioni e della loro trasmissione al fornitore con cui il cliente ha stipulato il contratto di fornitura di energia elettrica. È inoltre responsabile dell’installazione, manutenzione e di altri interventi tecnici sul contatore.

Come funziona il contatore della luce

Nei vecchi contatori meccanici, i primi ad essere stati installati, la rilevazione dei consumi avveniva tramite un disco metallico mosso dalla corrente a una velocità proporzionale alla potenza impegnata. Ogni giro del disco corrispondeva a una data quantità di energia consumata. Oggi con l’avvento di contatori di ultima generazione, il sistema è stato sostituito da metodi più smart; in un nuovo contatore della luce la misurazione dei consumi avviene tramite telegestione. In questo caso molte operazioni come l’attivazione, l’aumento della potenza, la disattivazione, la rilevazione e trasmissione dei dati possono essere gestite a distanza tramite una centralina, senza l’intervento di un tecnico in loco. I nuovi contatori inoltre consentono il monitoraggio dei consumi in tempo reale.

Tipi di contatori elettrici

Al momento sono presenti quattro diversi tipi di contatori elettrici, tre dei quali (quelli elettronici) predisposti per la telelettura a distanza:

  • contatore elettronico EF, capace di misurare i consumi elettrici effettuati all’interno delle tre differenti fasce orarie F1, F2, F3
  • contatore elettronico EM, che prevede una gestione monoraria: non è in grado di conteggiare i consumi elettrici diversificandoli fra le differenti fasce orarie o le varie ore della giornata.
  • contatore elettronico EO con gestione oraria, capace cioè di misurare con precisione il consumo di elettricità ora per ora.
  • contatore tradizionale: è il classico contatore meccanico, che non è in grado di misurare l'energia né per singole fasce né per ora.

La tipologia del contatore è sempre riportata sulla bolletta della luce.

Differenza tra potenza istantanea, potenza impegnata e potenza disponibile

La potenza del contatore dipende dalla quantità e dal tipo di elettrodomestici presenti in casa, è espressa in kWh e per scegliere quella più adatta alle proprie esigenze è importante conoscere la differenza tra diversi tipi di potenza.

  • Potenza impegnata: è quella indicata nel contratto di fornitura e che il cliente ha deciso di attivare. Per la maggior parte dei clienti domestici, la potenza impegnata è di 3 kW.
  • Potenza disponibile: è la potenza realmente a disposizione delle utenze, ovvero il livello massimo di potenza utilizzabile in un punto di prelievo. I fornitori di energia elettrica prevedono che dal contatore possa essere prelevata una potenza pari al 10% in più rispetto a quella contrattualmente impegnata: a fronte di una potenza contrattualmente impegnata di 3 kW, quella disponibile è di 3,3 kW.
  • Potenza istantanea: è la potenza che un dispositivo sta assorbendo in un determinato momento.

Come aumentare o diminuire la potenza del contatore

La richiesta per aumentare o diminuire la potenza del contatore comporta una modifica del contratto luce e va presentata al proprio fornitore, che entro due giorni lavorativi dovrà trasmetterla al distributore. Tocca a quest'ultimo variare la potenza entro 5 giorni lavorativi se non sono necessari interventi sul contatore, mentre la necessità di lavori specifici sul contatore impone la consegna di un preventivo e prevede un termine di 20 giorni per l'esecuzione dell'intervento.

Come leggere il contatore della luce

Il contatore elettronico più diffuso è dotato di un display posto nella parte frontale, a destra del quale si trova il pulsante per visualizzare la lettura. Premendolo più volte è possibile accedere a tutte le informazioni utili, come ad esempio il numero cliente di 9 cifre che identifica l'utenza, la potenza istantanea assorbita in kW, la lettura dei consumi nelle tre fasce orarie (A1, A2, A3 o F1, F2 e F3) e della potenza massima registrata dal contatore (P1, P2 e P3).

La lettura A1 indica i consumi effettuati in fascia oraria F1 (dalle 8:00 alle 19:00 dal lunedì al venerdì, festività nazionali escluse; A2 e A3 sono quelle relative ai consumi in fascia F2 (dalle 7:00 alle 8:00 e dalle 19:00 alle 23:00 dal lunedì al venerdì e dalle 7:00 alle 23:00 del sabato, festività nazionali escluse) e F3 (dalle 00.00 alle 7.00 e dalle 23.00 alle 24.00 dal lunedì al sabato + la domenica e festivi tutte le ore della giornata). Se compare solo la sigla A3 significa che il contatore non è ancora stato programmato per la visualizzazione trioraria. Analogamente è possibile procedere con la rilevazione della potenza (P1, P2 e P3) registrata sulle tre fasce orarie.

Codice POD: cos’è, dove si trova e a cosa serve

Il codice POD è formato da un codice alfanumerico di 14 caratteri e serve ad indicare il punto fisico esatto sul territorio italiano in cui l’utente preleva l’energia elettrica. Ogni singola abitazione è legata al distributore di elettricità attraverso uno specifico POD che identifica univocamente quell’ utenza. Viene assegnato ad ogni cliente dopo l’allacciamento e serve per effettuare diverse operazioni come prima attivazione, subentro, voltura, cambio fornitore e disattivazione. Anche cambiando fornitore il codice POD rimane invariato. Lo si può trovare sul contatore o sulla bolletta, nella sezione relativa ai dati della fornitura.

Come cambiare fornitore di energia elettrica e perché scegliere VIVI energia

Il codice POD è fondamentale quando si decide di cambiare fornitore. La procedura è molto semplice e sarà il nuovo gestore a occuparsi di tutto, il cliente dovrà solo avere con sé:

  • il codice fiscale;
  • il codice POD;
  • l’indirizzo completo della fornitura;
  • il recapito telefonico o indirizzo e-mail;
  • il codice Iban per effettuare la domiciliazione bancaria.

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Il contenuto è a scopo informativo per cui Vivigas S.p.A. non si assume la responsabilità in caso di errori/omissioni e invita sempre il cliente a visitare il sito di Arera per qualsiasi verifica o approfondimento.