CASE GREEN

Case green: cosa sono

La transizione energetica e un’attenzione crescente alla sostenibilità per la salvaguardia del pianeta hanno cambiato il modo di concepire gli spazi in cui viviamo e quello in cui ci occupiamo dell’ambiente. Anche il settore immobiliare si è quindi evoluto in questa direzione e le case green ne sono una testimonianza: abitazioni sempre più innovative, realizzate per essere efficienti e autonome dal punto di vista energetico, con emissioni di gas serra molto basse o pari allo zero e con un impatto minimo o nullo sull’ambiente. Una casa green è costruita in modo da garantire zero sprechi e prestazioni energetiche elevate, in un sistema dove l’efficienza di un immobile è misurata in base a una suddivisione in classi energetiche, dalla più alta A4 alla meno performante G. Attualmente sono considerate case green quelle che rientrano nelle classi A e B. Secondo i moderni concetti di bioedilizia e bioarchitettura per essere tali le case green devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

  • materiali di costruzione a basso impatto ambientale, non tossici, ecosostenibili e preferibilmente riciclabili: legno, sughero, gesso, fibra di canapa, bambù, lana di roccia, legno-cemento, fibra di cellulosa, argilla espansa, calce espansa, vernici di origine naturale
  • uso di energie rinnovabili (come quella solare per gli impianti fotovoltaici)
  • impiego di serramenti ad elevata prestazione energetica
  • efficace coibentazione termica
  • comfort abitativo per garantire agli occupanti una buona qualità della vita
  • gestione razionale ed efficiente delle risorse
  • abbattimento degli sprechi
  • adattabilità

Direttiva Europea Case Green: cos’è e cosa prevede

Una spinta ulteriore al risparmio energetico e alla riqualificazione degli immobili arriva dalla Direttiva Case Green, la nuova norma comunitaria sulle prestazioni energetiche degli edifici, che mira a ridurre le emissioni di gas serra e abbattere i consumi. L’obiettivo è rendere l’intero settore immobiliare climaticamente neutro entro il 2050 e ridurre le emissioni del settore edilizio del 60% entro il 2030 in tutti gli Stati Membri, incoraggiando la riqualificazione energetica degli edifici.

Nello specifico prevede:

  • zero emissioni per tutti i nuovi edifici a partire dal 1 gennaio 2030
  • miglioramento energetico degli immobili esistenti
  • obbligo di installare pannelli solari su alcune tipologie di edifici
  • progressivo abbandono delle caldaie a gas fino al divieto totale dal 2040


Normativa Europea Case Green: gli interventi previsti

Quali sono gli interventi necessari a rendere una casa green? Secondo quanto previsto dalla Normativa Europea Case Green tra le operazioni che migliorano le prestazioni energetiche di un’abitazione rientrano:

  • la sostituzione degli infissi tradizionali con quelli a taglio termico, capaci di evitare eventuali dispersioni
  • la realizzazione del cappotto termico sia interno che esterno
  • installazione di pompe di calore o caldaie a condensazione al posto dei tradizionali impianti a gas
  • installazione di impianti fotovoltaici
  • sostituzione dei classici sistemi di illuminazione con sistemi più efficienti e a basso consumo energetico
  • uso di elettrodomestici appartenenti a classi energetiche elevate



Case green: sanzioni, obblighi e scadenze

In base agli ultimi accordi raggiunti da Commissione, Parlamento e Consiglio europei ogni Stato membro adotterà una sua strategia nazionale in base al proprio patrimonio edilizio e al proprio sistema di classi energetiche degli edifici. Di conseguenza gli Attestati di Prestazione Energetica degli edifici non si baseranno su un modello condiviso, come era stato proposto in un primo momento. Entro il 2026 ogni Stato Membro dovrà adottare un Piano Nazionale di Ristrutturazione che conterrà tutti i passi fondamentali per raggiungere gli obiettivi fissati dalla Direttiva Case Green.

Tra gli obblighi previsti dalla Direttiva Ue Case Green rientra la riduzione del consumo energetico degli edifici del 16% entro il 2030 e del 22% entro il 2035. Il 55% della riduzione energetica dovrà essere raggiunto attraverso la ristrutturazione degli edifici con le prestazioni peggiori. Nell’ultima bozza spariscono gli obblighi legati alle classi energetiche degli edifici, che nella versione precedente dell’accordo prevedevano di raggiungere precise classi di efficienza:

  • classe energetica E entro il 2027,
  • classe energetica D entro il 2030 per gli edifici pubblici e non residenziali,
  • classe energetica E dal 2030,
  • classe energetica D dal 2033 per gli edifici residenziali.

La Direttiva prevede inoltre:

  • lo stop alle caldaie a gas dal 2040,
  • la sospensione degli incentivi destinati all’acquisto di caldaie alimentate da combustibili fossili dal 1 gennaio 2025,
  • l’installazione di impianti fotovoltaici su tutti gli edifici pubblici e non residenziali con una superficie superiore a 250mq entro il 31 dicembre 2026,
  • l’installazione di impianti fotovoltaici su tutti gli edifici pubblici e non residenziali con una superficie superiore a 2 mila metri quadrati entro il 31 dicembre 2027,
  • l’installazione di impianti solari su tutti i nuovi edifici residenziali e tutti i nuovi parcheggi coperti adiacenti entro il 1 gennaio 2029,
  • la presentazione entro il 31 dicembre 2025 un Piano Nazionale di Ristrutturazione,
  • zero emissioni per tutti gli edifici di nuova costruzione a partire dal 1 gennaio 2030.

Al momento la direttiva Case Green non prevede sanzioni per chi non adegua la propria abitazione ai nuovi standard. Sarà compito dei singoli governi imporne di eventuali.

Case Green: incentivi

La normativa Casa Green è destinata a creare un nuovo sistema di incentivi per sostenere interventi che possano garantire una soglia minima di risparmi. Con il bonus Casa Green spariranno invece alcune delle agevolazioni attualmente previste come gli Ecobonus, i bonus per le caldaie, gli impianti solari o il cappotto termico.

Sfide e critiche

Nonostante le buone premesse, la direttiva Case Green pone alcune criticità sollevando sfide significative.

  • Costi elevati. Una delle principali preoccupazioni riguarda i costi che proprietari e condomini dovrebbero sostenere per adeguare gli immobili agli standard richiesti. Interventi come cappotti termici, sostituzione degli infissi, impianti fotovoltaici e pompe di calore possono risultare particolarmente onerosi, specialmente per le famiglie a basso reddito.
  • Tempi stretti per l’adeguamento. L’Italia ha un patrimonio immobiliare molto vecchio, rinnovarlo richiederà tempo e rispettare le scadenze previste risulta a oggi quasi impossibile. Basti pensare che il 60% degli edifici italiani (secondo una ricerca Deloitte sulla base di dati Istat) appartiene alle classi energetiche meno efficienti (F e G).
  • Reperibilità di materiali e manodopera qualificata. L’aumento della domanda di materiali per l’efficientamento energetico e la mancanza di personale specializzato potrebbero causare ritardi nei lavori e aumento dei prezzi.
  • Rischio speculazioni. L’incremento della domanda potrebbe portare a un rialzo dei costi di materiali e servizi.

Tutti i vantaggi di avere una casa green

Le case green offrono molteplici vantaggi tra cui:

  • riduzione dei consumi energetici con conseguente risparmio sulle bollette
  • aumento del valore di mercato dell’immobile
  • maggiore comfort domestico: il risparmio energetico, la buona insonorizzazione, un’ottima tenuta dell’aria e l’eventuale presenza di sistemi di ventilazione meccanica controllata rendono gli ambienti più salutari e confortevoli per tutti
  • zero impatto sull’ambiente
  • possibilità di accedere a incentivi fiscali

La casa green di VIVI energia

Un altro passo fondamentale per rendere green la propria abitazione è scegliere un fornitore attento alla sostenibilità come VIVI energia, capace di combinare i vantaggi di un gestore trasparente e competitivo con quelli derivanti dalle sue offerte green e dalle soluzioni di efficienza energetica riservate ai suoi abbonati:

  • energia 100% green, proveniente da fonti rinnovabili;
  • impianti fotovoltaici per l'autoproduzione di elettricità con la possibilità di sfruttare il meccanismo di “scambio sul posto”, ovvero compensare l'energia prodotta dai pannelli e immessa sulla rete nazionale, con quella prelevata e consumata in un momento diverso da quello della produzione;
  • caldaie a condensazione di ultima generazione;
  • climatizzatori a basso impatto ambientale con gas eco refrigerante e dalla silenziosità massima, perfetti sia per rinfrescare che per riscaldare casa;
  • servizi di mobilità elettrica come le comode Wallbox per la ricarica domestica della propria auto elettrica.

Il contenuto è a scopo informativo per cui Vivigas S.p.A. non si assume la responsabilità in caso di errori/omissioni e invita sempre il cliente a visitare il sito di Arera per qualsiasi verifica o approfondimento.