BOLLINO BLU CALDAIA

Cos’è il bollino blu caldaia e a cosa serve

Si tratta di un certificato di revisione caldaia diventato obbligatoria dal 2005 e ottenuto in seguito a un intervento da effettuare periodicamente sul proprio impianto termico a seconda del tipo di caldaia (a gas o a condensazione). Una volta eseguito consente di esporre un adesivo, il bollino blu, che riporta la data di revisione; la certificazione serve ad attestare il corretto funzionamento dell’impianto e può essere rilasciata solo da un tecnico specializzato al termine di alcune operazioni come:

  • controllo fumi caldaia, per assicurarsi che rispettino gli standard di legge;
  • verifica della efficienza energetica;
  • pulizia del bruciatore;
  • manutenzione caldaia.

Differenza tra bollino blu e bollino verde per la caldaia

Il bollino blu non va confuso con il bollino verde che a differenza del primo serve a certificare i controlli di rendimento energetico di una caldaia, è obbligatorio per tutti i Comuni fino a 40 mila abitanti ed è di competenza di Regione o Provincia in base alla collocazione geografica. Il rilascio del bollino blu invece spetta al Comune e riguarda i luoghi con più di 40 mila abitanti.

Gli interventi da effettuare sulla caldaia per ottenere il bollino verde sono quelli necessari a garantire:

  • la riduzione delle emissioni inquinanti;
  • il mantenimento di un alto livello di efficienza energetica;
  • l’allungamento della vita dell’impianto;
  • la limitazione delle spese.

Bollino caldaia: obblighi e sanzioni

Il bollino blu per la caldaia non è obbligatorio per gli scaldabagni a gas che si limitano solo a riscaldare l’acqua, le stufe e i condizionatori portatili con potenza fino a 5 kW. A determinare i criteri per la revisione e il controllo di una caldaia è il D.P.R. 74/2013, il decreto che disciplina l’intera materia. Il primo bollino blu viene rilasciato dal tecnico al momento dell’installazione della caldaia dopo la prima accensione, e andrà rinnovato alla scadenza. Il bollino blu è obbligatorio e la multa per la mancata revisione della caldaia varia da un minimo di 500 a un massimo di 3000 euro; si rischiano sanzioni (da 300 a 600 euro) anche nel caso in cui il libretto dell’impianto non sia disponibile.

Bollino caldaia: ogni quanto richiederlo e a chi richiederlo

Ma ogni quanto richiedere il bollino blu? La revisione della caldaia va effettuata periodicamente in base al tipo e alla potenza dell’impianto. Secondo quanto previsto dalla normativa vigente il bollino blu viene rilasciato:

Tipo CaldaiaOgni Quanti Anni
Esterna E < 35 KW4 Anni
A Camera Stagna E < 35 KW4 Anni
Qualsiasi Tipo > 8 Anni2 Anni
Non A GasAnnuale
Combustibile Solido O Liquido (pellet, GPL, Metano, Legna, Gasolio)Annuale

La revisione dell’impianto per ottenere il bollino blu va eseguito da un esperto autorizzato dal Comune; può essere lo stesso che ha installato la caldaia o il tecnico di una ditta specializzata in assistenza e manutenzione degli impianti di riscaldamento. Trovarne uno è abbastanza semplice, basta andare sul sito del proprio comune che spesso fornisce gli elenchi delle aziende abilitate. Nel caso in cui si decida di stipulare un contratto di manutenzione programmata, sarà la ditta stessa ad avvisare il cliente all’avvicinarsi della scadenza.

Bollino blu caldaia: prezzo

Il costo del bollino blu varia in base al comune e al tipo di interventi effettuati. Ecco alcune stime:

  • Il rilascio può costare tra le 30 e le 80 euro
  • Il controllo dei fumi della caldaia oscilla tra i 50 e i 90 euro
  • Una manutenzione ordinaria o straordinaria può far lievitare il prezzo fino a 500 euro

La richiesta della revisione della caldaia e quindi i costi relativi sono generalmente a carico del responsabile dell’impianto, ovvero il proprietario dell’immobile oppure l’affittuario nel caso di immobili in affitto. Manutenzione ordinaria, pulizia, controllo fumi rientrano infatti tra le spese ordinarie e spettano quindi all’inquilino, mentre la sostituzione della caldaia è un intervento di manutenzione straordinaria e spetta al proprietario. Nei casi degli impianti centralizzati invece la richiesta e il rinnovo del bollino blu tocca all’amministratore di condominio.

I vantaggi di una caldaia a condensazione con VIVI energia

Risparmiare sui costi in bolletta e quindi migliorare l’efficienza della propria casa resta l’imperativo per chiunque abbia a che fare con un impianto di riscaldamento a gas. Una soluzione ideale potrebbe essere la sostituzione di una vecchia caldaia a gas con una caldaia a condensazione, che rientra tra i vari interventi di efficientamento energetico destinati a ottimizzare lo sfruttamento delle fonti energetiche. Con un fornitore come VIVI energia farlo sarà ancora più semplice. Acquistando una caldaia a condensazione classe A, potrai usufruire di altri vantaggi, quali:

  • installazione a cura di professionisti certificati e qualificati è compresa nel prezzo;
  • agevolazioni fiscali fino al 65%;
  • pagamento in comode rate mensili addebitabili direttamente in bolletta, con finanziamento immediato o in unica soluzione con bonifico bancario;
  • riduzione delle emissioni di CO2;
  • tecnologia in grado di abbattere i consumi fino al 25%.

Il contenuto è a scopo informativo per cui Vivigas S.p.A. non si assume la responsabilità in caso di errori/omissioni e invita sempre il cliente a visitare il sito di Arera per qualsiasi verifica o approfondimento.