Hanno fatto molta strada in pochi anni: le auto elettriche sono la mobilità privata (e condivisa) del futuro. In un mondo che prova ad abbandonare i combustibili fossili, la mobilità elettrica rappresenta una risorsa fondamentale. Le città, ma anche i privati, si stanno organizzando ogni anno di più per accogliere le auto elettriche: le colonnine di ricarica per l’auto elettrica sono sempre più diffuse, dai supermercati, al suolo pubblico, fino al condominio. Chi decide di avvicinarsi al mondo della mobilità elettrica privata, però, ha di fronte a sé diverse scelte. Numerose sono infatti le tipologie di auto elettriche: e cosa dire, poi, delle auto ibride? Vediamo le differenze.
La differenza tra auto elettrica e auto ibrida riguarda l’alimentazione del motore. Le auto full electric sono alimentate da una batteria. E invece come funzionano le auto ibride? Con due motori, uno endotermico, generalmente a benzina, e l’altro elettrico. Questo doppio motore fa sì che non sia necessario ricaricare l’auto full hybrid come avviene tradizionalmente per le auto elettriche. Esistono però diversi tipi di auto elettriche e anche di auto ibride.
Quando parliamo di mobilità elettrica, parliamo genericamente di auto elettriche, senza entrare nel merito delle differenti tipologie esistenti sul mercato.
1. Auto 100% elettriche – Battery Electric Vehicle (BEV)
In rapida ascesa, la tipologia di auto elettrica propriamente detta è la cosiddetta auto full electric. Il motore di un BEV (cioè, un veicolo dotato di batteria elettrica) è alimentato esclusivamente da una batteria, a sua volta ricaricata esternamente. Sono veicoli 100% elettrici che quindi, non avendo motori endotermici, non hanno bisogno di carburante e per questo sono, in marcia, a emissioni zero. Tra i vantaggi troviamo sicuramente la sostenibilità: un veicolo 100% elettrico non inquina, specialmente se l’elettricità che utilizza per il rifornimento proviene da fonti green. Inoltre, può essere una soluzione particolarmente vantaggiosa per chi ha una wallbox domestica. Tra gli svantaggi c’è l’autonomia, anche se, negli ultimi anni, i veicoli full electric hanno migliorato notevolmente le proprie prestazioni. In più, la rete di ricarica nazionale è potenziata e in crescita. In ogni caso è opportuno valutare l’acquisto di un’auto full electric in base alle proprie necessità d’uso, rappresentando la scelta migliore, per esempio, per chi guida in contesti urbani e ha necessità di un mezzo per brevi e medie distanze, come quelle per il lavoro.
2. Auto 100% ibride – Hybrid Electric Vehicle (HEV)
Come accennato, le auto full hybrid hanno due motori: uno a combustione interna e uno elettrico. Non hanno bisogno di ricarica esterna perché il motore elettrico è ricaricato dal motore endotermico. All’interno di questa categoria si trovano anche le auto Mild Hybrid (MHEV – Mild Hybrid Electric Vehicle, o ibrido leggero). Questo tipo di automobile costituisce un buon compromesso tra sostenibilità e autonomia. La sinergia dei due motori consente un risparmio sui consumi dell’auto elettrica e sulle emissioni. A seconda delle varie tipologie il motore elettrico è ricaricato sia durante il viaggio che in frenata.
3. Auto ibride con ricarica esterna – Plug-in Hybrid Vehicle (PHEV)
Infine, esistono auto ibride con ricarica esterna. Le auto plug in hybrid hanno sempre due motori, uno a combustione interna e uno elettrico, ma a differenza delle auto full hybrid, il motore elettrico può essere ricaricato tramite ricarica esterna. Questo permette di far fare il “pieno” all’auto anche in sosta, con conseguente vantaggio in termini di autonomia e risparmio. Come le auto full electric, anche le auto plug in hybrid possono usufruire di incentivi statali, grazie alle ridotte emissioni di CO2.
Come abbiamo visto, le auto mild hybrid non devono essere ricaricate, ma le auto full electric e le auto plug in hybrid sì. Ricaricare un’auto è possibile ormai in moltissimi spazi: in strada, nei parcheggi, nelle aree di servizio e in moltissimi altri contesti. Da non sottovalutare, poi, l’opzione della ricarica domestica dell’auto. Anche i privati possono installare una wallbox: in garage, nel cortile o nel parcheggio condominiale. Si tratta di una scelta intelligente e necessaria per ricaricare l’auto durante la sosta notturna e risparmiare.
Chi, poi, ha installato un impianto fotovoltaico, ottimizza ulteriormente i consumi. Si pensa, solitamente, che la wallbox domestica sia consigliata solo a chi possiede un’auto 100% elettrica. In realtà, è un’opzione valida anche per i possessori di plug-in hybrid, per sfruttarne a pieno il potenziale. Nel valutare l’acquisto e l’installazione di una wallbox domestica, però, è fondamentale adeguare il contratto della fornitura di energia elettrica. Questo per evitare picchi di corrente e sovraccarichi. Wallbox più potenti accorciano i tempi di ricarica dell’auto elettrica o ibrida plugin. Caricare l’auto a casa è un vantaggio in termini di tempo e consumi.
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