Produrre energia pulita e nello stesso tempo coltivare campi agricoli: oggi con l'agrivoltaico si può fare. L’agrivoltaico rappresenta una rivoluzione nel panorama delle energie rinnovabili, combina infatti la produzione di energia con le attività agricole tenendo conto delle esigenze del terreno. Consiste nell’installare pannelli fotovoltaici su terreni agricoli, sfruttando lo stesso spazio per due scopi differenti: generare elettricità a partire dall’energia solare e coltivare prodotti agricoli. Si tratta di un modello virtuoso nella transizione energetica in atto dai combustibili fossili verso fonti di energia green e a zero emissioni.
Attenzione però a non confondere l'agrivoltaico con l'agrisolare. La confusione nasce dall’introduzione tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) di misure specifiche in materia come il “Decreto Incentivi Agrivoltaico” e il "Bando Parco Agrisolare”. La normativa agrivoltaico prevede l’installazione del fotovoltaico su un terreno agricolo in modo che possa beneficiarne anche la produzione agricola, ottimizzando così la resa di entrambe le produzioni. Invece la misura “Parco Agrisolare” prevede l’installazione di fotovoltaico sui tetti di edifici agroindustriali, con l’obiettivo di preservare l’utilizzo di suolo.
L’agrifotovoltaico offre diverse tipologie di impianti per adattarsi alle esigenze specifiche di ogni terreno e coltura. Tra le principali configurazioni troviamo:
l funzionamento di un impianto agrivoltaico è semplice: i pannelli solari disposti in file multiple sul suolo catturano i raggi del sole, a questo punto le celle al loro interno trasformano l’energia solare in corrente continua, mentre un inverter la convertirà in corrente alternata a 220 Volt, adatta cioè a essere utilizzata dalle utenze comuni. La vera innovazione sta nella disposizione dei pannelli, studiata per ottimizzare l'ombreggiamento e la luminosità sul terreno sottostante. Questo crea un ambiente ideale per la crescita di diverse colture, aumentando la resa e riducendo il fabbisogno idrico.
In alcuni casi gli impianti sono dotati di un sistema di accumulo, ovvero batterie che consentono di immagazzinare l’energia prodotta in eccesso e utilizzarla in un secondo momento, quando ce ne sarà bisogno.
I vantaggi dell’agrivoltaico sono molteplici. Prima di tutto è un modello sostenibile non ha impatti sull’ambiente contribuisce alla riduzione delle emissioni di gas serra. Combina la produzione agricola con quella di energia pulita nel pieno rispetto del territorio e riduce il consumo di suolo che in un normale impianto fotovoltaico verrebbe sfruttato al 100%. I pannelli solari riducono l’evaporazione e aiutano a conservare l’umidità del suolo diminuendo così la necessità di irrigazione; proteggono i terreni dalle intemperie e creano un microclima favorevole alla biodiversità, ovvero la presenza di diverse specie animali e vegetali.
L’energia prodotta è rinnovabile e inesauribile, il che riduce la dipendenza dai combustibili fossili. Ma ci sono anche numerosi vantaggi economici: parte dell’elettricità prodotta proviene da una fonte di energia rinnovabile, quindi le spese in bolletta si riducono; investire nell’agrivoltaico vuol dire inoltre creare nuovi posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili (dall’installazione alla manutenzione e supervisione dell’impianto) e promuovere lo sviluppo economico delle comunità locali. Senza contare che ad esempio la presenza di un parco fotovoltaico nelle vicinanze contribuisce ad aumentare il valore immobiliare dell’area.
Non mancano però alcuni aspetti negativi: il principale rischio secondo molti ambientalisti è quello di compromettere la destinazione agricola del terreno, sfruttandolo per scopi che non sono prioritariamente agricoli. I costi di un impianto agrivoltaico inoltre rimangono ancora piuttosto elevati, e non sottovalutato l’impatto paesaggistico: soprattutto nei grandi impianti la presenza dei pannelli potrebbe alterare il paesaggio.
Fino al 2024, per le imprese agricole, è stato possibile richiedere e accedere al Bonus Agrivoltaico, un incentivo statale progettato per promuovere la creazione di impianti agrivoltaici. Il bonus, parte integrante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è stato promosso per raggiungere l’installazione in Italia di almeno 1,04 GW di impianti entro il 2026. Per il 2025 non sono previsti nuovi incentivi per l’agrivoltaico.
Nel mondo l’agrivoltaico cresce esponenzialmente e anche in Italia i parchi solari sono in aumento. Tra i parchi già operativi troviamo quello della Renantis a Scicli, che secondo le stime una volta a pieno regime produrrà circa 20 GWh di energia rinnovabile all’anno, sufficiente cioè a soddisfare il fabbisogno energetico di oltre 5 mila famiglie. Oltre il 75% dell’area è destinata alla produzione di energia solare e colture, mentre il resto è riservato esclusivamente all’attività agricola. Sempre in Sicilia nell’area agricola tra Marsala e Mazara del Vallo sorge un parco di 115 ettari, con 66 MW di potenza; i pannelli qui sono integrati con coltivazioni di uva, fieno e aromi. In Basilicata invece, nel comune di Genzano di Lucania, è in corso di realizzazione un impianto da 10 MW che dovrebbe generare 6.162 MWh di energia pulita all’anno. I pannelli installati a un’altezza di 1,5 metri consentiranno l’apicoltura, la coltivazione di diversi tipi di colture e il pascolo di ovini. Anche in Puglia l’agrivoltaico si fa strada con un progetto, quello di Poggio Imperiale in provincia di Foggia, che prevede un parco di 39 ettari con una potenza nominale di 20 MWh.
Il fotovoltaico consente di risparmiare sulle bollette di luce e gas anche in casa, basta affidarsi a un fornitore di energia conveniente e impegnato attivamente nella transizione energetica come VIVI energia. Oltre all’ampia gamma di soluzioni per migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione (caldaie a condensazione, climatizzatori a basso impatto ambientale e comode Wallbox domestiche per ricaricare la propria auto elettrica), offre anche la possibilità di installare impianti fotovoltaici per l'autoproduzione di elettricità. I vantaggi offerti sono significativi.