L’acqua potabile è un elemento fondamentale per la sopravvivenza dell’essere umano. Si definisce potabile l’"acqua destinata al consumo umano" inclusi gli usi alimentari, igienici e domestici. Deve essere salubre e pulita e soddisfare specifici requisiti di qualità e sicurezza. Tra le principali caratteristiche dell’acqua potabile rientrano:
Per essere potabile, inoltre, l’acqua deve rispettare determinati requisiti di qualità e sicurezza, ovvero non deve contenere:
In Italia la qualità dell’acqua potabile è regolata dalle norme contenute nel Decreto Legislativo 31/2001, che recepisce la Direttiva Europea 98/83/CE. La normativa stabilisce i livelli di sicurezza e i controlli a tutela della salute umana rispetto a sostanze chimiche, microrganismi e parassiti potenzialmente presenti nelle acque. La potabilità dell’acqua viene definita attraverso il monitoraggio di 53 parametri, per ognuno dei quali è fissata un determinato livello di concentrazione:
Gli aggiornamenti alla normativa (entrati in vigore il 21 marzo 2023 con il Dlgs 18/2023) hanno introdotto requisiti ancora più stringenti e contemplato nuovi inquinanti emergenti per una maggiore tutela dei cittadini. Il nuovo quadro normativo stabilisce inoltre i parametri di igiene per i materiali che entrano in contatto con le acque potabili, per i reagenti chimici e per i materiali filtranti da impiegare nel loro trattamento.
Nonostante i rigidi controlli, l’acqua potabile può essere esposta a contaminazioni di vario tipo. Le principali fonti di contaminazione includono:
L'acqua contaminata rappresenta un serio rischio per la salute umana. La presenza di virus e batteri e il loro assorbimento da parte di organismi destinati all'alimentazione umana, come le ostriche e i molluschi, può portare a gravi casi di intossicazione alimentare. Non solo: il contatto con l’acqua non potabile proveniente per esempio dalle fognature può causare malattie come l'epatite virale, la salmonellosi o la febbre tifoide e altre gravi patologie croniche legate all’esposizione a sostanze tossiche.
Per renderla adatta al consumo umano e quindi potabile, l’acqua viene sottoposta a diversi processi di potabilizzazione. La purificazione dell’acqua, necessaria per ottenere un prodotto con le caratteristiche organolettiche, chimiche, fisiche e biologiche previste dal D.Lgs. 18/2023, include alcuni procedimenti come:
L'acqua che arriva nelle nostre case è potabile, tuttavia la presenza di alcune sostanze potrebbe renderla poco gradevole. È per questo che entrano in gioco i purificatori per acqua, dispositivi utilizzati per garantire che l’acqua, che beviamo e che usiamo quotidianamente per cucinare o lavarci, sia pulita e piacevole al gusto. Grazie ad appositi filtri per depurare l'acqua in uscita dal rubinetto i depuratori domestici sono infatti in grado di rimuovere sostanze nocive e impurità come batteri, cloro, calcare, piombo e altri metalli pesanti.
L'uso di un depuratore non fa bene solo alla salute migliorando la qualità dell’acqua, ma aiuta anche l'ambiente riducendo l’acquisto e lo smaltimento di bottiglie di plastica. I depuratori d'acqua domestici permettono dunque di trattare l’acqua potabile erogata nelle nostre case e renderla migliore in termini di sapore e più leggera, libera da sostanze presenti in quantità più o meno consistenti.
Le tecnologie più diffuse per depurare l’acqua in casa sono:
I depuratori d’acqua domestici rappresentano la soluzione ideale soprattutto in aree soggette a elevata industrializzazione e ad attività agricole intensive o in zone con infrastrutture idriche troppo obsolete.