La bici elettrica è oggi una delle soluzioni più diffuse in termini di mobilità sostenibile in città. Complice la ricerca di alternative alla guida tradizionale alimentata da combustibili fossili, la mobilità elettrica ha subito in questi anni una accelerazione significativa: non solo auto, ma anche bici, monopattini e scooter per muoversi più velocemente e senza inquinare da un punto all’altro delle città dove, come dimostrano i dati dell’ultimo report diffuso dall’Osservatorio Sharing Mobility, la micromobilità vince. Rispetto al 2021 i dati dei noleggi crescono in tutti i settori con il servizio di bikesharing free floating che registra un incremento del 108%, seguito dal +42% dello scootersharing. L’ultimo report di ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) invece parla di 337 mila e-bike vendute in Italia solo nel 2022, con un aumento del 14% rispetto al 2021 e del 72% rispetto al 2019. Gli italiani preferiscono sempre più muoversi in bici ed è facile capire il perché, basta pensare agli innumerevoli vantaggi derivanti dall’uso della bici elettrica.
Per ricaricare una bici elettrica basta collegarla ad una normalissima presa di corrente (da 220 V) tramite il caricabatterie in dotazione. Quando la bici sarà carica e avrà raggiunto nuovamente la sua autonomia, sarà sufficiente scollegare il cavo di ricarica dalla presa di corrente. Spesso le e-bike sono dotate di batterie rimovibili, che si possono rimuovere e ricaricare separatamente dalla bici evitando l’incombenza di doversi portare dietro tutto il veicolo; si potrà così ricaricare la batteria comodamente in ufficio o in qualsiasi altro luogo ci si trovi.
Il consumo di una bici elettrica si riferisce alla quantità di energia necessaria per far muovere la bicicletta su una determinata distanza e si esprime in Wattora per chilometro (Wh/Km); si stima che la maggior parte delle e-bike abbia batterie da 500 wattora che consentono di percorrere all’incirca 100 km ad una velocità non troppo sostenuta. Sul consumo incidono diversi elementi:
Quando si acquista una e-bike la domanda principale è “quanti km si possono fare con una carica”? Quando si usa una bicicletta a pedalata assistita l’autonomia è una questione di fondamentale importanza; anche se in media una bici elettrica è in grado di percorrere tra i 30 e i 100 km prima di scaricarsi, non esiste una sola risposta alla domanda. L’autonomia di una bici elettrica dipende infatti da una molteplicità di fattori, molto simili a quelli che finiscono per determinarne anche i consumi:
La durata della batteria di una bici elettrica è un elemento importante da considerare ed in media varia dai tre ai sette anni. Dipende sia dalla capacità e dal tipo di batteria utilizzata, sia dal modo in cui la si usa: si parla in questo caso della cosiddetta gamma di ricarica, ovvero il livello di carica della batteria al momento della ricarica. Si stima ad esempio che collegandola alla carica prima e scollegandola altrettanto prima, la batteria allungherà significativamente il proprio ciclo vita. Anche la temperatura (ideale se compresa tra 5 e 20 gradi) ha un ruolo chiave nel determinare la durata di una batteria per bici elettriche: l’esposizione prolungata al freddo estremo o al caldo eccessivo non fa bene.
I tempi di ricarica delle bici elettriche variano di solito dalle 2 alle 8 ore, ma dipendono da alcuni fattori come:
Anche i costi di ricarica di una bici elettrica dipendono da diversi fattori:
Per ottenere una stima indicativa basterà moltiplicare la capacità della batteria (in wattora) per il costo dell’energia elettrica del proprio fornitore.
Risparmiare sulla ricarica di una bici elettrica è possibile, basta seguire alcuni consigli utili per effettuare una ricarica corretta:
Per ottenere un ulteriore risparmio energetico sulla ricarica della propria bici elettrica non resta che scegliere un fornitore di energia conveniente come VIVI energia che ai suoi clienti garantisce:
Il pacchetto prevede: