PREVENTIVO LUCE E GAS

Casa nuova, utenze nuove. È solo uno dei casi in cui ci si trova nella condizione di dover attivare un contratto luce e gas con un nuovo gestore. Prima però di procedere è necessario valutarne attentamente i costi: in poche parole fare un preventivo della spesa da affrontare per scegliere più consapevolmente il proprio contratto. Ma cosa fare e quali sono i fattori da considerare? Sicuramente il prezzo di energia e gas, tutti gli oneri (fissi e variabili) presenti in bolletta e tutti costi che cambiano in base a diversi fattori:

• la spesa della materia prima che determina una delle principali differenze tra mercato libero e tutelato
• il tipo di utenza (domestica o partita Iva, residente o non residente)
• le abitudini di consumo

L’obiettivo è ovviamente risparmiare e per poter scegliere bene è necessario comparare le diverse offerte luce e gas: per farlo basta affidarsi ad alcuni strumenti online come, ad esempio, il portale offerte di ARERA che consente di fare un confronto. Ma scopriamo insieme quali sono tutti i passaggi per ottenere un buon preventivo gas e luce.

Nell’impresa di alleggerire la bolletta e ottenere la massima efficienza energetica intervengono anche altre variabili. Il secondo step per fare una previsione delle spese da sostenere è infatti quello che tiene conto di:

• prezzo fisso e indicizzato: nel primo caso il costo della luce (kWh) o il costo del gas (Smc) rimane sempre lo stesso per tutta la durata dell'offerta, mentre nel secondo le tariffe non sono garantite e cambiano nel corso del tempo sulla base di un indice che varia in base alle oscillazioni del mercato. Optare per l’uno o l’altro dipende dalla propensione al rischio del cliente, si può scegliere ad esempio di puntare su un contratto a prezzo potenzialmente più alto ma garantito oppure si può decidere per un prezzo variabile con la possibilità di abbattere le spese quando i costi sul mercato scendono.
• offerte per residenti e non: la bolletta tra prima e seconda casa ha costi diversi
• tipo di preventivo: per casa, condominio o per la propria azienda. In ciascuno dei tre casi i consumi e le esigenze cambiano, come anche la possibilità di usufruire di tariffe agevolate.

Per sapere quali costi si dovranno affrontare nella bolletta della luce ed essere così in grado di scegliere un buon fornitore, le caratteristiche da valutare sono:

• potenza in kW desiderata, indicata in fattura nella sezione “Tipologia di contratto” o “Dati di fornitura”: quella dell’utenza domestica con i classici elettrodomestici è solitamente di 3kW, mentre un’azienda che usa macchinari ad alto dispendio energetico avrà bisogno di una potenza molto più elevata.
• la fascia oraria più idonea per lo stile di vita: per un consumatore che sta in casa durante il giorno sarà meglio scegliere una tariffa monoraria, senza differenze tra il giorno e la notte, a chi invece passa la giornata fuori casa e concentra i propri consumi di sera o nel fine settimana, converrà la tariffa bioraria
• il consumo energetico annuo, quanto cioè si consuma effettivamente in un anno: in questo caso occhio alle differenze tra prima e seconda casa. Nelle seconde case le bollette dell’energia elettrica sono più dispendiose rispetto alle prime a causa dei costi fissi più elevati per gli utenti non residenti. Questo tipo di variazione non si applica invece alla bolletta del gas, dove i costi tra prima e seconda abitazione non cambiano
• numero di persone che abitano in casa, elettrodomestici utilizzati (ad alta o bassa efficienza energetica), tipologia di impianto di riscaldamento e raffreddamento utilizzato.

Nel caso della bolletta del gas i fattori da tenere in considerazione invece sono:

• il tipo di utilizzo del gas: solo per cucinare e per avere acqua calda, o anche per riscaldare l’abitazione?
• la classe del contatore (G4, G6, G10, etc… ) che fa riferimento alla sua potenza termica: di solito per le famiglie e quindi nelle abitazioni domestiche è inferiore a G6, sarà maggiore per impianti di grandi aziende che hanno bisogno di una maggiore potenza termica
• il consumo medio di gas un anno sulla base del numero di abitanti della casa, la superficie dell’abitazione e la tipologia di utenza, per residenti (prima casa) o per non residenti (seconda casa). Se per la bolletta della luce i costi tra prima e seconda cambiano, in quella del gas a determinare delle variazioni tra l’una e l’altra è solo la posizione geografica in cui è situata la casa.