Capelli lisci e ordinati contro ricci ribelli? Con le piastre per capelli tutto è possibile. Ma qual è il funzionamento alla base di questo tipo di dispositivo? Una piastra per capelli funziona grazie a delle resistenze elettriche che riscaldano le piastre in ceramica, titanio o altri materiali, raggiungendo in pochi secondi temperature elevate fino a 220 gradi. L'energia elettrica viene in sostanza convertita in calore, che poi viene trasmesso ai capelli per stirarli. Tuttavia, l’utilizzo frequente di una piastra per capelli richiede anche una notevole quantità di energia elettrica e può avere un impatto significativo sulla bolletta della luce, soprattutto se non si presta attenzione ai consumi energetici.
Quanto consuma una piastra per capelli? Il consumo medio di una piastra per capelli dipende principalmente dalla sua potenza, espressa in watt (W), che in genere oscilla tra i 30 e i 200 W che possono diventare 2500 nelle più moderne. Per calcolare quindi quanti watt consuma una piastra per capelli è necessario moltiplicare la potenza per il numero di ore di utilizzo. Se per esempio si usa una piastra di 100 watt per due ore, bisognerà eseguire questo semplice calcolo:
100 W x 2= 200 W = 0,2 kW
Sono diversi i fattori che incidono sui consumi di una piastra per capelli. Ecco i principali:
Contenere i consumi di una piastra per capelli è possibile. Basta adottare dei piccoli accorgimenti.
Per contenere i consumi e ottenere un buon risparmio energetico, conta anche la scelta di fornitore di energia conveniente e trasparente come VIVI energia. Ecco perché: