Cuocere cibi in modo sano ma senza rinunciare a prelibate pietanze croccanti e gustose? Oggi si può fare grazie alla friggitrice ad aria, un elettrodomestico progettato per cucinare come una friggitrice tradizionale, ma sfruttando aria riscaldata a 200 gradi al posto dell’olio. Oltre a essere considerato più salutare rispetto a quello tradizionale, questo metodo consente di eliminare o ridurre enormemente la quantità di olio necessaria alla cottura. La friggitrice ad aria di solito cuoce i cibi molto rapidamente e in maniera uniforme, ma senza immergerli nell’olio caldo; il calore prodotto da una serpentina, grazie a una ventola viene distribuito e fatto circolare a grande velocità all’interno dell’elettrodomestico. In questo modo creerà sulla superficie degli alimenti un effetto di frittura croccante e dorata.
L’utilizzo di olio non è completamente escluso, ma se ne usano quantità infinitamente minori rispetto a quelle impiegate in una friggitrice tradizionale, rendendo la frittura più sana e leggera. Una friggitrice ad aria richiede però molta energia, e insieme a bollitori, forni elettrici e lavastoviglie è uno degli elettrodomestici più energivori della casa. L’impatto sulla bolletta della luce potrebbe essere quindi significativo, per questo è importante conoscere il consumo di una friggitrice ad aria.
Quanto consuma una friggitrice ad aria? Il consumo medio è pressoché lo stesso di quello di un asciugacapelli. Il funzionamento di entrambi si basa infatti sullo stesso principio: scaldare l’aria velocemente e spingerla fuori o sul cibo come nel caso della friggitrice. I consumi variano tra 1,2 e 1,4 kW in base alla temperatura impostata e ad altri fattori che analizzeremo più avanti.
Per calcolarne approssimativamente costi e consumo energetico basta usare la seguente formula:
potenza (in kW, generalmente quella di una friggitrice è compresa tra 0,800 e 1,500 kW) x tempo di utilizzo (in ore) x costo dell'energia elettrica (euro/ kWh).
Consuma più il forno o la friggitrice ad aria?
Friggitrice ad aria o forno? Chi consuma meno? Per rispondere a questa domanda bisogna partire da un dato: una friggitrice ad aria in funzione richiede maggiore energia di quella usata da un forno tradizionale (il cui consumo si aggira intorno a 0,9 -1,5 kWh). Verrebbe dunque da pensare che consumi più del secondo, ma non va dimenticato un fattore: il tempo. La friggitrice ad aria cuoce in modo molto più veloce, consumando quindi nel complesso meno di un forno. Per cuocere ad esempio delle patate il forno impiegherà almeno 45 minuti senza contare il preriscaldamento (di 10 minuti), mentre la friggitrice ad aria ce ne metterà appena 20. Il tempo di cottura si dimezza e con esso anche i consumi.
Il consumo di una friggitrice ad aria dipende da molte variabili come:
Il consumo inoltre non è uguale nelle diverse fasi della cottura: all’inizio l’assorbimento di corrente è maggiore perché l’apparecchio deve raggiungere la temperatura impostata, mentre in seguito è più ridotta, dovendo limitarsi solo al suo mantenimento.
Come ampiamente spiegato in precedenza, la friggitrice ad aria è uno degli elettrodomestici più energivori, ma contenere i consumi di elettricità è possibile adottando alcuni piccoli accorgimenti:
Scegliere il fornitore di energia giusto rimane il passo più importante per un ulteriore risparmio energetico e conseguente abbattimento dei costi in bolletta. VIVI energia potrebbe essere la soluzione ideale per la fornitura di energia elettrica grazie a una serie di vantaggiosissime offerte e servizi extra pensati per le esigenze specifiche dei propri clienti: