CONSUMO ELETTRODOMESTICI

Come risparmiare energia elettrica: iniziamo dagli elettrodomestici

Il risparmio energetico in ambito domestico è un obiettivo primario: consumare meno significa infatti fare un uso più accorto dell'elettricità. Per una bolletta più leggera e per contribuire in modo concreto alla salvaguardia dell'ambiente è necessario innanzitutto un utilizzo consapevole e razionale degli elettrodomestici che parte, già in fase di acquisto, dalla scrupolosa lettura dell'etichetta energetica. L'acquisto di apparecchi ad elevata efficienza energetica (in classe energetica A o superiore) è infatti garanzia di bassi consumi. Ecco una breve guida ricca di consigli per risparmiare energia elettrica con gli elettrodomestici, grazie ad alcuni semplici accorgimenti.

Quali sono gli elettrodomestici che consumano di più?

Il consumo degli elettrodomestici è tra i principali responsabili della spesa in bolletta, ma non tutti consumano allo stesso modo, la quantità di energia utilizzata dipende infatti dalla potenza dell’apparecchio, dalla classe energetica e dal tempo di utilizzo. Per scoprire quale elettrodomestico consuma di più ecco allora una classifica dei dispositivi più energivori delle nostre case.

  1. Scaldabagno elettrico
  2. Condizionatore
  3. Forno a microonde
  4. Lavatrice
  5. Lavastoviglie
  6. Forno elettrico

Elettrodomestici che consumano anche da spenti

Le spie luminose degli apparecchi elettronici sono oggi la causa principale degli aumenti in bolletta, molti dei dispositivi presenti nelle nostre case, infatti, continuano a usare energia anche se non in funzione. Gli elettrodomestici che consumano anche in standby incidono sui consumi energetici annui delle famiglie italiane per il 20% del totale. Si tratta principalmente di:

  • televisori (156,17 kWh/anno)
  • microonde (91,77 kWh/anno)
  • stampanti (67,62 kWh/anno)
  • forni elettrici (11,27 kWh/anno)
  • lavastoviglie (8,05 kWh/anno)
  • lavatrici (112,7 kWh/anno)
  • asciugatrici (33,81 kWh/anno)

Tabella consumi elettrodomestici

Nella tabella che segue ecco una sintesi dei consumi energetici annui (espressi in kW) dei principali elettrodomestici, calcolati sulla base di una famiglia di 4 persone che vive in un appartamento di circa 100 metri quadrati.

Si tratta di stime suscettibili di variazione in base all’utilizzo effettivo che se ne farà e riferite ad alcune situazioni specifiche: un televisore usato per 4 ore al giorno, un asciugacapelli utilizzato per 160 ore in un anno, una lavatrice da 260 cicli annui con un lavaggio a 60° per 5 kg di biancheria, una lavastoviglie da 12 coperti e 220 cicli annui. Dalla tabella si deduce che dopo lo scaldabagno, ormai poco diffuso, a incidere maggiormente sui consumi di energia elettrica in una casa sono condizionatori e frigoriferi, seguiti da forno a microonde e lavatrice.

Le dritte per risparmiare sulla lavatrice

Le lavatrici più efficienti dal punto di vista energetico sono quelle a carico frontale con velocità di centrifuga fra 1.100 e 1.200. Per limitare il dispendio di energia, e quindi il consumo della lavatrice, è consigliabile evitare il prelavaggio e optare per i programmi eco che assicurano una riduzione dei consumi dal 30 al 40%. È opportuno inoltre utilizzare l'elettrodomestico a pieno carico: in caso contrario, è consigliabile servirsi della funzione "mezzo carico". Non trascurabili sono i vantaggi derivanti da un lavaggio a basse temperature: i programmi a 30 o 40 gradi igienizzano i capi, non rovinano i tessuti e riducono sensibilmente i consumi.

I consigli per risparmiare sul frigorifero

Il frigorifero deve essere posizionato lontano da fonti di calore che possono ridurne l'efficienza e non va sovraccaricato: se è pieno, l'aria non può circolare adeguatamente al suo interno. Al tempo stesso, per ridurre il consumo del frigorifero è opportuno evitare modelli con capacità che vanno oltre il fabbisogno familiare e vanno privilegiati i sistemi No Frost per evitare la formazione della brina. Meglio sempre lasciare raffreddare gli alimenti appena cucinati prima di posizionarli nell'elettrodomestico, così come è opportuno evitare di aprire di frequente lo sportello. Un modello mono-porta consuma meno rispetto ad uno a doppia porta. Altro utile accorgimento consiste nel regolare il termostato tra il livello minimo e il medio.

Ecco come risparmiare sul forno

La prima mossa per risparmiare sui consumi di un forno elettrico è scegliere un forno smart che grazie alle sue funzioni intelligenti (può essere controllato da remoto) e all’appartenenza a una classe energetica elevata garantisce maggiore efficienza e risparmio.

Anche la funzione ventilato è una preziosa alleata di una riduzione dei consumi: questi modelli distribuiscono il calore in maniera più uniforme con una conseguente riduzione dei consumi del 30% rispetto a un forno di uguale classe energetica ma senza ventilazione. Inoltre, per ridurre significativamente il consumo del forno elettrico è meglio evitare il preriscaldamento e cercare di aprire il minor numero di volte possibile lo sportello per non disperdere calore. Altro accorgimento consiste nello spegnimento del forno con un po' di anticipo rispetto ai tempi di cottura per sfruttarne il calore residuo. La massima attenzione deve essere riservata alla pulizia: rimuovere eventuali residui di cibo o di grasso dalle pareti e dalle aperture delle prese d'aria aiuta l'elettrodomestico a raggiungere la temperatura desiderata consumando meno energia.

I suggerimenti per risparmiare sullo scaldabagno

Lo scaldabagno è uno degli elettrodomestici più energivori: come abbiamo visto nella tabella precedente scaldare l'acqua con uno scaldabagno elettrico in funzione per 6 ore al giorno, comporterebbe un consumo annuo che può arrivare fino ai 2000 kWh. Per fare in modo che lo scaldabagno non incida in modo così pesante sulla bolletta, è importante adottare alcuni accorgimenti:

  • regolare la temperatura del termostato a livelli accettabili, intorno ai 40 gradi d’estate e tra i 50 e i 60 d’inverno;
  • usare preferibilmente uno scaldabagno a basso consumo, appartenente cioè a classi energetiche elevate (A). Sono più efficienti, moderni e garantiscono consumi più ridotti rispetto a quelli di classe inferiore;
  • posizionare lo scaldabagno nel posto giusto, lontano per esempio da finestre o luoghi umidi e freddi, ma vicino ai sanitari utilizzati per fornire acqua calda, così da ridurre al minimo le dispersioni di calore;
  • utilizzare un boiler commisurato al proprio fabbisogno di acqua calda sanitaria: uno troppo grande finirebbe per gravare inutilmente sulla bolletta della luce, mentre uno troppo piccolo non riuscirebbe a soddisfare le esigenze dell’utente;
  • fare una manutenzione periodica: uno scaldabagno tenuto in buono stato consumerà molto di meno rispetto a uno con piccoli guasti elettrici o accumuli di calcare che ad esempio fanno lavorare di più la resistenza.

È possibile risparmiare sul condizionatore?

Scegliere un condizionatore di classe A è il primo passo per ottenere una maggiore efficienza in termini di prestazioni e consumi. I nuovissimi modelli inverter sono ideali per chi vuole ridurre il consumo del condizionatore e risparmiare agendo in maniera intelligente sulle reali necessità della propria abitazione. Questa tecnologia, infatti, permette di lavorare con una potenza erogata che varia in base alla temperatura dell’ambiente da scaldare o raffreddare e rappresenta la scelta perfetta per ottimizzare il consumo di energia elettrica e risparmiare sulla bolletta luce. Un altro accorgimento è quello di posizionare il climatizzatore nella stanza più ombreggiata ed impostare la temperatura tra i 20 e i 25 gradi: la differenza termica tra l'interno e l'esterno dell'abitazione non deve superare i 7- 8 gradi. Assicurarsi inoltre di chiudere porte e finestre dell’appartamento per evitare di disperdere il fresco generato.

Come si calcola il consumo di un elettrodomestico

Il consumo degli elettrodomestici varia sensibilmente in funzione del tipo di apparecchio e della sua classe di efficienza energetica. Capire quanto consuma un singolo elettrodomestico contribuisce ad accrescere la consapevolezza dell'impatto delle proprie abitudini energetiche sulla bolletta ed eventualmente modificarle. Per calcolare il consumo medio di energia elettrica di un elettrodomestico è essenziale conoscerne la potenza massima generalmente riportata all’interno dell’etichetta energetica ed espressa in Watt (W) o kilowatt (kW) negli elettrodomestici con una potenza più elevata; un dispositivo con una potenza di 200 W per ogni ora di utilizzo consumerà 200 wattora (Wh). A questo punto sarà sufficiente moltiplicare la potenza per il numero di ore di utilizzo, dividere il risultato per mille e poi moltiplicare il valore ottenuto per il costo (al kWh) della corrente elettrica previsto dal proprio fornitore.

Se ad esempio un elettrodomestico ha una potenza di 170 Wh (0,17 kWh) e viene usato per circa 4 ore al giorno, basterà moltiplicare 0,17 kWh per 4, ottenendo un consumo giornaliero di 0,68 kWh. Per conoscere la spesa invece non resta che moltiplicare questo valore per il costo dell’energia stabilito dal contratto di fornitura. Il calcolo è semplice, ma orientativo e spesso sovrastimato: bisogna, infatti, considerare che gli elettrodomestici non lavorano sempre alla potenza massima o alla stessa potenza. Il consumo reale sarà nella maggior parte dei casi inferiore, o comunque diverso.

Per conoscere i propri consumi in modo più accurato e realistico è possibile in alternativa ricorrere a dei misuratori di consumo elettrico, che grazie a sistemi di intelligenza artificiale sono in grado di rilevare il consumo di ogni singolo apparecchio allacciato alla rete elettrica in tempo reale. In questo modo si potrà sapere come viene utilizzata l'energia in casa, non solo in kWh, ma anche in euro e in CO2 prodotta.

Come risparmiare sulla bolletta

Per una bolletta più snella, molto può fare un uso intelligente degli elettrodomestici. Meglio privilegiare i lavaggi a pieno carico e selezionare, per il bucato e le stoviglie, programmi a basse temperature, evitando i costosi prelavaggi. È opportuno non aprire continuamente lo sportello del forno quando è in fase di cottura e spegnere l'elettrodomestico in anticipo per fare sì che le pietanze continuino a cuocere sfruttando il calore interno. Frigoriferi e congelatori andrebbero posizionati lontano dalle fonti di calore per non costringerli a lavorare a regimi decisamente più alti; meglio sostituire gli elettrodomestici più vecchi con altri di classi energetiche superiori, magari anche smart. Non solo: spegnere le luci, scegliere tariffe più convenienti in funzione dei momenti di utilizzo, usare sistemi di illuminazione a LED, installare impianti fotovoltaici e caldaie di ultima generazione possono garantire un ulteriore risparmio.

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Il contenuto è a scopo informativo per cui Vivigas S.p.A. non si assume la responsabilità in caso di errori/omissioni e invita sempre il cliente a visitare il sito di Arera per qualsiasi verifica o approfondimento.